Schroders: le sanzioni potrebbero far diventare la Russia il nuovo Iran

Schroders: le sanzioni potrebbero far diventare la Russia il nuovo Iran
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George Brown, Economist di Schroders, prevede un impatto di lungo termine e propone un parallelo con l’Iran la cui economia è stata devastata dalle sanzioni dopo la rivoluzione, costituendo un monito severo

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Dopo l’invasione dell’Ucraina, la Russia è ora il Paese più sanzionato al mondo. Sono più di 2.000 le sanzioni occidentali aggiuntive contro un gruppo di individui, società e istituzioni, più le misure per escludere Mosca dai sistemi internazionali di pagamento, dall’uso delle principali valute di riserva o dall’accesso a tecnologie chiave come i semiconduttori. L’impatto a breve termine sembra inevitabilmente una profonda recessione: Mosca si era costruita una riserva di guerra pari a 643 miliardi di dollari, ma le mosse a sorpresa degli occidentali hanno messo sotto pressione banche e rublo, con la banca centrale costretta ad alzare aggressivamente i tassi e imporre controlli sui capitali.

RUSSIA PIÙ DEBOLE ANCHE A LUNGO TERMINE

George Brown, Economist di Schroders, allunga lo sguardo all’impatto a lungo termine, che punta a un’economia della Russia più debole. Per avere successo le sanzioni devono essere imposte rapidamente e multilateralmente, per limitare la capacità di adattamento, e con certezza è il caso della Russia. Brown sottolinea che la crescita russa era già debole con una media di appena l’1,8% nello scorso decennio, e l’azione coordinata di sanzioni dell’Occidente suggerisce che potrebbe addirittura fermarsi nel prossimo decennio…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.