Spread fermo, i mercati non credono all’ipotesi della crisi di governo sulle spese militari

Spread fermo, i mercati non credono all’ipotesi della crisi di governo sulle spese militari
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La possibilità di una crisi politica dopo la presa di posizione di Conte sull’aumento delle spese militari non provoca scossoni sullo spread. Occhi degli investitori ancora puntati sui colloqui tra Russia e Ucraina

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Avvio debole per le Borse europee dopo i rialzi di ieri. Piazza Affari perde lo 0,4%, ma la minaccia di una crisi di governo non sembra preoccupare gli investitori. Lo spread, infatti, è rimasto sostanzialmente fermo intorno ai 150 punti base. In rosso anche gli altri listini europei, con Francoforte che perde poco meno di un punto percentuale in avvio.

SPACCATURA DRAGHI-CONTE

In queste ore gli investitori guardano anche a quanto sta accadendo nella politica italiana. L’annuncio dell’aumento delle spese militari al 2% del Pil ha provocato una spaccatura tra il leader del Movimento 5Stelle, Giuseppe Conte, e il resto degli alleati di governo. Mario Draghi è salito al Colle per un incontro con il presidente Sergio Mattarella, e oggi in aula arriva il Dl Ucraina. Conte, pur dicendo di non avere intenzione di aprire una crisi, continua a porre la questione del no al riarmo. A Piazza Affari, dopo i primi scambi, le azioni di Leonardo guadagnano circa l’1,5%…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.