McKinsey è la spada appesa al filo sulla testa di Macron?

A quattro giorni dal primo turno di votazione per le presidenziali francesi, una panoramica sulle posizioni e le sfide per i due principali candidati

McKinsey è la spada appesa al filo sulla testa di Macron?
2' di lettura

A quattro giorni dal primo turno delle elezioni presidenziali francesi, si scalda il dibattito, e così gli animi di chi sostiene il presidente uscente Emmanuel Macron, schierato contro una Marine Le Pen che vede crescere, giorno dopo giorno, la base di consenso.

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Emmanuel Carrère voterà una destra inclusiva

Esce oggi l’intervista ad Emmanuel Carrère a firma di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Carrère, rinomato scrittore francese pubblicato in Italia da Adelphi, Einaudi e Bompiani, dichiara apertamente il suo appoggio al suo omonimo Macron, che considera rappresentante di “una destra che allarga e aggrega. La guerra lo ha aiutato” aggiunge poi l’autore, che spiega: “Il presidente si pone come mediatore internazionale, e queste cose ai francesi piacciono”.

Su Twitter intanto rimbalza il lapsus del presidente francese, che dichiara involontariamente di “aver fatto di tutto, parlando al presidente della Russia, per evitare la pace”.

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Tuttavia, è proprio la mancanza di inclusività il punto più contestato nella politica di Macron, a cui si addebitano il peggioramento delle fratture civili e l’essere attorniato da un comitato tecnico a cui è affidato il reale governo del paese, estromettendo di fatto i rappresentanti politici.

Intanto la candidata di estrema destra Marine Le Pen stacca di 5 punti l’attuale presidente sui sondaggi preliminari segnando una preferenza del 57,7%, come scrive oggi Affari Italiani, e annuncia: “Se vinco, foto senza bandiera Ue, perche’ non ho vocazione a essere governatrice di una regione europea, ma ad essere, se i francesi lo decideranno, presidente della Repubblica francese”.

Anche i politologi più navigati non escludono una possibile vittoria della candidata dell’estrema destra, riporta oggi Il Post, attribuendo l’attuale successo della candidata soprattutto alla sua capacità di prendere le distanze dall’estremismo di Zemmour e abbracciare nella sua narrativa il dialogo e i diritti delle minoranze senza cambiare linea politica.

L’inchista McKinsey

La società di consulenza statunitense McKinsey & Co Inc, che ha contribuito a elaborare la strategia vaccinale contro la diffusione del Covid-19, è ora nel mirino della Procura finanziaria francese.

L’inchiesta preliminare, aperta il 31 marzo scorso, è per riciclaggio aggravato e frode fiscale, come riporta quest’oggi EuropaToday. La società di consulenza McKinsey infatti è ora sospettata di non aver pagato tasse sul territorio francese nell’ultimo decennio i 329 milioni di euro fatturati solo nel 2020.

La polemica ravviva la campagna risvegliando il sentimento anti-elitarista di chi, già durante le scorse elezioni, criticava i trascorsi dell’attuale presidente come private banker per la banca d’affari Rotschild & Co..

Foto: Copyleft, Foto-AG Gymnasium Melle via Wikimedia Commons

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