Spread a 200, il mercato comincia a temere il dopo Draghi

Spread a 200, il mercato comincia a temere il dopo Draghi
2' di lettura

Tra 10 mesi in Italia si vota, il mercato comincia a anticipare la scadenza della ‘put’ garantita dall’ex capo della Bce. I Btp al 3% pesano sui titoli bancari, mentre tassi, inflazione e guerra intaccano il sentiment

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Un anno fa di questi tempi il FT titolava che il mercato dei bond italiani era ‘ingabbiato’ dalla ‘Draghi put’, che teneva inchiodato lo spread tra BTP e Bund a 100 punti rendendo di fatto impossibile anche la speculazione anche sugli altri titoli del debito sovrano della periferia europea. Secondo il giornale della City, il premier da Palazzo Chigi continuava ad esercitare lo stesso potere magnetico che gli aveva consentito da presidente della Bce di evitare il collasso dell’euro nella crisi del debito sovrano. Oggi lo spread viaggia al doppio di un anno fa, Draghi è sempre al timone del governo italiano, ma nel frattempo il rendimento del T Bond americano a 10 anni è passato dall’1,4% al 3,1%, quello del Bund di è entrato abbondantemente in territorio positivo, l’inflazione globale è passata dal trotto al galoppo sfrenato, spinta dal caro energia e delle materie prime, alimentato da guerra in Ucraina e strozzature nelle catene fornitura globale esacerbate dai nuovi lockdown in Cina.

MISCELA VELENOSA

E la Fed è costretta a rincorrere, e ad alzare per la prima volta dal 2000 i tassi di mezzo punto secco, con Banca d’Inghilterra al seguito e Bce sulla strada di farlo, mentre l’economia europea rischia seriamente di entrare in recessione e forse anche quella americana. La miscela velenosa di tassi in rialzo e economia in frenata è particolarmente pericolosa per l’Italia, perché peggiora il rapporto debito/PIL e va a incrinare il circolo virtuoso perseguito da Draghi con la famosa teoria del ‘debito buono’ che serve a far ripartire e sostenere la crescita. Da quando il FT titolava sulla Draghi put, il rendimento del BTP è salito da meno dell’1% a oltre il 3%. Da allora il ‘pavimento’ su cui si misura lo spread, cioè il rendimento del Bund, è passato da -02% a +1,13%, quindi a parità di tutte le altre condizioni il rendimento del BTP dovrebbe viaggiare attorno al 2,25%, invece è al 3,15%, di qui lo spread a 200…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.