PGIM: ecco come l’integrazione ESG migliora la gestione del rischio creditizio

PGIM: ecco come l’integrazione ESG migliora la gestione del rischio creditizio
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Stabilire il rating di impatto ESG di un emittente è una componente essenziale per determinare l’idoneità alle strategie ESG: un approccio cruciale per allineare gli investimenti con i propri valori, principi e convinzioni ESG

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Si diffonde tra gli investitori la consapevolezza dell’importanza di valutare i rischi e le opportunità ESG per quanto riguarda la qualità del credito. Possono nascere, tuttavia, ambiguità. Per esempio, la valutazione si riferisce solo al rischio “alfa” a livello di emittente o di titolo che può influenzare la performance rispetto a un benchmark, o si applica anche al rischio “beta” che può avere un impatto sui rendimenti assoluti? Oppure, come si definisce un orizzonte temporale per considerare se i rischi e le opportunità sono rilevanti, in particolare in un portafoglio gestito attivamente?

OLTRE IL PERIMETRO DELL’ALFA

“Riteniamo che i rischi e le opportunità ESG rilevanti per il credito siano quelli in grado di alterare significativamente la qualità del credito o il valore relativo di un asset in un intero ciclo di mercato” fanno sapere gli esperti di PGIM che poi aggiungono: in alcuni casi, i clienti chiedono che le considerazioni ESG si estendano oltre l’alfa e garantiscano un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. PGIM Fixed Income tiene in considerazione questa estensione della “doppia rilevanza” delle considerazioni ESG nei propri ESG Impact Ratings, che analizzano tutti gli impatti ESG rilevanti indipendentemente dal loro effetto sulla qualità del credito..

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.