Come sono andate le azioni Twitter dall’offerta di Musk?

Secondo Dennis Dick del PreMarket Prep di Benzinga, Elon Musk “si è reso conto di aver strapagato per la società”. Il CEO di Tesla riuscirà a negoziare un prezzo più basso?

Come sono andate le azioni Twitter dall’offerta di Musk?
4' di lettura

C’è mai stata una società tenuta in ostaggio dai tweet come la stessa società che li ha creati — Twitter Inc (NYSE:TWTR)?

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Lunedì è stato aggiunto un altro capitolo alla saga, facendo di Twitter il titolo del giorno al PreMarket Prep di Benzinga.

L’inizio

Il 1° aprile, prima che iniziassero le turbolenze legate all’offerta di Elon Musk, Twitter aveva chiuso la sessione a 39,31 dollari. Durante quel fine settimana è divenuto di dominio pubblico che il CEO di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Elon Musk aveva un interesse nella società e il titolo è aumentato di 10,66 dollari a quota 49,97 dollari (il 27%); in aggiunta allo slancio del rally, gli investitori hanno subito iniziato a ipotizzare che Musk avrebbe tentato di acquistare l’intera società.

È interessante notare che l’aumento iniziale nei primi due giorni successivi all’annuncio ha portato il titolo a non più di 54,57 dollari; dopo diversi giorni di incertezza sulle vere intenzioni di Musk, il titolo si è poi ritirato dall’area dei 50 dollari.

Nelle settimane successive le azioni Twitter sono rimbalzate tra i 44 e i 50 dollari.

Gli investitori avevano ragione

Gli investitori che si sono mossi aggressivamente e in anticipo continuando ad ammassarsi sulle azioni Twitter avevano ragione sulle vere intenzioni di Musk.

Il 14 aprile Musk ha infatti avanzato un’offerta per acquistare l’intera società a 54,20 dollari per azione: ciò ha provocato un rally di 3,37 dollari fino a quota 48,45 dollari (+7,5%); ovviamente c’è stata una notevole esitazione sul fatto che quell’accordo si sarebbe effettivamente concretizzato, dato che il titolo non si è mai avvicinato al prezzo di acquisizione.

Twitter accetta l’offerta di Musk

Nel fine settimana del 22 aprile il consiglio di amministrazione di Twitter ha accettato l’offerta di Musk di 54,20 dollari per azione e il lunedì successivo il titolo ha raggiunto il massimo a 52,29 dollari, attestandosi il giorno successivo a 51,62 dollari. 

La chiusura di quel lunedì (51,70 dollari) è stata la più alta da quando Musk si è interessato alla società, ma ad un prezzo comunque inferiore di 2 dollari rispetto a quello effettivo di acquisizione.

Ancora una volta si è registrato un segnale di estremo scetticismo sul fatto che l’accordo sarebbe stato raggiunto; mentre gli investitori cercavano di valutare quale potesse essere la mossa o il tweet successivo di Musk, il titolo è così rimasto sotto pressione di vendita.

Musk cambia idea

Gli azionisti del titolo, che attendevano la conclusione dell’accordo, hanno subito un duro colpo da Musk quando questi ha twittato — dopo la chiusura delle contrattazioni del 12 maggio — di aver bisogno di maggiori informazioni sulla società.

Le informazioni richieste riguardavano il numero di account falsi rispetto agli account totali sulla piattaforma; la richiesta di Musk ha provocato un calo di 4,36 dollari (9,7%) da 45,08 a 40,72 dollari, fondamentalmente al livello in cui il titolo si trovava prima che Musk mostrasse interesse per la società.

I venditori hanno continuato a subire perdite dai tweet di Musk e il 24 maggio hanno spinto il titolo a 35,40 dollari; da allora, TWTR è rimbalzato terminando la scorsa settimana di contrattazioni a 40,16 dollari.

Il titolo arretra ancora durante il PreMarket Prep

Poco prima della conclusione dello show di lunedì, è stato riferito che Musk aveva inviato una lettera a Twitter ribadendo la richiesta di ottenere determinati dati e informazioni necessari per facilitare la valutazione degli account spam e falsi.

Inoltre, Musk sosteneva che la società avrebbe violato gli obblighi previsti dall’accordo di fusione non offrendo le informazioni richieste.

Da un punto di vista fondamentale, il co-conduttore del PreMarket Prep Dennis Dick ha dichiarato: “Musk si rende conto di aver strapagato per la società e sta cercando di negoziare un prezzo più basso”.

Da un punto di vista tecnico, per gli investitori che prevedono un possibile accordo, ma a un prezzo inferiore, il livello di 38-38,50 dollari è un potenziale punto per un ingresso long; si tratterebbe di uno sconto di circa 2-2,50 dollari dal prezzo di chiusura di venerdì di 40,16 dollari.

Movimento dei prezzi di TWTR

Dopo aver aperto in calo (38,16 contro 40,16 dollari), il titolo ha immediatamente toccato il minimo a 37,91 dollari e alla fine ha chiuso la sessione in ribasso dell’1,49% a 39,56 dollari. 

La discussione completa sul titolo tratta dallo show di oggi è disponibile .

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