AllianceBernstein: addio FAANG, ora si dividono tra vincitori e vinti

AllianceBernstein: addio FAANG, ora si dividono tra vincitori e vinti
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Michael Walker e James T. Tierney, Jr. spiegano come la correzione ha aumentato le differenze tra le mega cap tecnologiche USA decretando vincitori e vinti. Ora bisogna scegliere basandosi su forze e debolezze

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I colossi tecnologici e dei nuovi media statunitensi sono stati considerati per diversi anni un gruppo di titoli simili. Ora non più, e la recente divergenza fra i cosiddetti FAANG ricorda perché i fondamentali dovrebbero sempre avere la precedenza sulle mode per gli investitori azionari di lungo termine. Michael Walker, Senior Research Analyst and Portfolio Manager for Concentrated US Growth, e James T. Tierney, Jr. Chief Investment Officer – Concentrated US Growth, entrambi di AllianceBernstein, ricordano che FAANG è stato uno degli acronimi più noti a Wall Street, anche se è diventato via via più difficile da pronunciare. Prima erano FANG, vale a dire Facebook, Amazon, Netflix e Google. Al gruppo si è poi aggiunta Apple, dando vita ai FAANG, recentemente diventati FAANMG con l’arrivo a bordo di una Microsoft rivitalizzata.

LA CORREZIONE HA AUMENTATO LE DIFFERENZE

L’acronimo rifletteva l’idea diffusa che questi titoli fossero ricavati tutti dallo stesso stampo. E le performance hanno evidenziato in effetti un’elevata correlazione, specialmente durante la pandemia, quando la domanda di servizi digitali è aumentata esponenzialmente. A fine 2021 i sei titoli costituivano quasi il 39% del Russell 1000 Growth Index e il 24% dell’S&P 500. Ma, sottolineano i due esperti di AllianceBernstein, la correzione di quest’anno ha sparigliato le carte. Tutti e sei i titoli hanno perso terreno, ma Netflix e Meta hanno subito una flessione maggiore rispetto agli altri. La correlazione si è affievolita, lasciando il posto a rendimenti divergenti, come mostra il grafico qui sotto…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.