La domanda supera l’offerta di fosfato: ecco chi lo estrae

Estrarre fosfato (uno dei principali ingredienti dei fertilizzanti) in un contesto di scarsa offerta sembra una buona scelta: quali sono le aziende coinvolte in questa attività?

La domanda supera l’offerta di fosfato: ecco chi lo estrae
3' di lettura

La sicurezza alimentare, cioè la capacità di fornire abbastanza cibo a un numero sufficiente di persone nel mondo, è un problema a lungo termine che però impone anche delle sfide immediate, dato che un ingrediente chiave utilizzato nei fertilizzanti sta affrontando una crisi di approvvigionamento globale.

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Il fosfato è uno dei tre ingredienti principali usati nei fertilizzanti, insieme ad azoto e potassio; il fosfato, l’85% della cui produzione viene impiegato nei fertilizzanti, è un elemento ideale per sviluppare fusti e radici nelle colture.

Quando due dei maggiori produttori al mondo non sono in grado o non sono disposti a fornire questo minerale, ciò provoca un aumento dei prezzi dei fertilizzanti e dei prodotti alimentari, con un impatto negativo sugli agricoltori che coltivano i raccolti e sui consumatori alle prese con costi della vita sempre più elevati. Anche l’aumento dei prezzi del gas naturale non ha aiutato: il gas naturale è ampiamente utilizzato nella produzione di fertilizzanti.

La Cina ha fermato le esportazioni di fertilizzanti fosfatici, mentre il conflitto in corso in Ucraina ha limitato la fornitura russa del prodotto a causa dell’entrata in vigore delle sanzioni contro il Paese; la Russia e la Cina sono infatti responsabili di circa il 40% della produzione mondiale di fertilizzanti fosfatici.

La Russia è anche un importante produttore di gas naturale, con conseguente riduzione dell’offerta e ulteriori problemi di prezzo.

Le aziende che offrono soluzioni

Una società canadese afferma che si sta concentrando su un importante progetto locale che spera possa offrire una soluzione alla carenza di fosfati in futuro.

Arianne Phosphate Inc. (TSXV:DAN) (OTC:DRRSF), azienda con sede in Quebec, sta sviluppando il suo progetto di estrazione proprio in questa provincia, precisamente a Lac à Paul, descrivendolo come “uno dei progetti sul fosfato più prolifici al mondo”.

Fondata nel 1997, la compagnia estrattiva ha riattivato il progetto nel 2008 e, con uno studio di fattibilità effettuato cinque anni dopo che mostrava una possibile attività di estrazione di fosfati fino a 50 anni, ora ha stretto diversi accordi con potenziali acquirenti del prodotto una volta che la miniera sarà pienamente operativa.

I principali produttori nordamericani di prodotti fertilizzanti — incluso il fosfato — sono Nutrien Ltd. (TSX:NTR) (NYSE:NTR), azienda con sede nel Saskatchewan (Canada), e The Mosaic Co. (NYSE:MOS), società con sede in Florida.

Oltre all’utilizzo principale nei fertilizzanti, il fosfato viene impiegato in diversi altri prodotti, comprese applicazioni specializzate come conservanti alimentari, mangimi per animali, cosmetici e detergenti; se ne riscontra un uso crescente anche nelle batterie al litio-ferro fosfato (LFP) e nei semiconduttori.  

Si prevede che il mercato globale delle rocce fosfatiche raggiungerà i 300 milioni di tonnellate entro il 2030, con un valore stimato in 45 miliardi di dollari; dal 2020 al 2025 tale mercato dovrebbe crescere a un tasso di crescita annuale composto del 2,8%.

Arianne Phosphate, nota come Arianne Resources Inc. fino alla fine degli anni ’90, si descrive come un’azienda in “fase di sviluppo”. Nel primo trimestre del 2022 Arianne ha registrato una perdita netta di 1,3 milioni di dollari canadesi (1 milione di dollari USA).

Questo post contiene contenuti pubblicitari sponsorizzati. Questo contenuto è solo a scopo informativo e non intende essere un consiglio di investimento.

Foto di Raphael Rychetsky su Unsplash

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