Chi sta comprando il petrolio russo dopo le sanzioni?

In seguito alle sanzioni occidentali, gran parte dell’export di greggio russo è andato in direzione del Medio Oriente. Ecco le opinioni degli analisti Jonathan Leitch e Koen Wessels

Chi sta comprando il petrolio russo dopo le sanzioni?
1' di lettura

Il Medio Oriente ha accumulato un’enorme fetta delle esportazioni di petrolio russe da quando le nazioni europee e gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni al Paese governato da Vladimir Putin.

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Cosa è successo

Le esportazioni dalla Russia al Medio Oriente sono costantemente aumentate da febbraio, raggiungendo un massimo di 155.000 barili al giorno a giugno, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Secondo Jonathan Leitch, analista petrolifero di Turner, Mason & Co, questa cifra dovrebbe aumentare verso la fine dell’anno: “Quando ci avvicineremo alla fine dell’anno il flusso potrebbe aumentare”, ha dichiarato Leitch.

Il report sottolinea che le importazioni di prodotti petroliferi in Medio Oriente dalla Russia a giugno hanno raggiunto il livello più alto dal 2016; allo stesso tempo, le importazioni europee dalla Russia sono diminuite del 30%.

Oltre un terzo di tutte le importazioni dalla Russia va all’hub di scambio e stoccaggio di petrolio degli Emirati Arabi Uniti a Fajairah, ed è difficile monitorare dove andrà dopo, secondo Koen Wessels, analista senior di prodotti petroliferi presso Energy Aspects.

Il report di Bloomberg giunge dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che l’India sta aiutando la Russia ad esportare petrolio attraverso la sua consociata a Dubai, nel contesto delle sanzioni globali applicate nei confronti di Mosca per aver invaso l’Ucraina.

 

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