Salgono i futures sullo zucchero: cosa significa per Coca-Cola?

Ecco come l’aumento del prezzo dello zucchero potrebbe impattare i profitti di PepsiCo e Coca-Cola, secondo le parole dei rispettivi direttori finanziari   

Salgono i futures sullo zucchero: cosa significa per Coca-Cola?
4' di lettura

Lo zucchero è utilizzato negli alimenti, nelle bevande e nella produzione di biocarburanti; la sua importanza nel commercio globale gli conferisce una posizione di forza nel mercato dei futures sulle materie prime. Da gennaio 2021 il prezzo dello zucchero è aumentato del 17%.  

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Il Brasile ha ridotto le esportazioni 

I prezzi dello zucchero sono stati recentemente influenzati dai livelli di produzione in Brasile, uno dei principali produttori ed esportatori di canna da zucchero. A maggio è stato riferito che gli zuccherifici brasiliani hanno dovuto annullare i contratti di esportazione di zucchero mentre sono passati alla produzione di etanolo, cercando di trarre vantaggio dai prezzi elevati dell’energia.  

Il Brasile fornisce metà dello zucchero mondiale, producendo 654,8 milioni di tonnellate di canna da zucchero, 41,25 milioni di tonnellate di zucchero lavorato e 29,7 miliardi di litri di etanolo all’anno. 

Quando la crisi ucraina ha innescato una crisi energetica globale, gli agricoltori brasiliani sono passati alla produzione di etanolo. Comunque, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti stima che nell’anno commerciale 2022-2023 il raccolto di canna da zucchero in Brasile recupererà del 6% su base annua a 613 milioni di tonnellate.  

Forte produzione in India e Thailandia 

l’India e la Thailandia, che esportano anch’esse notevoli volumi di zucchero, stanno compensando la riduzione della produzione in Brasile: il mese scorso un gruppo commerciale in India ha affermato che il Paese potrebbe produrre la cifra record di 36 milioni di tonnellate di zucchero nel biennio 2021-22, con un aumento del 3% rispetto alle prime stime.   

La produzione record in India e il miglioramento dei livelli di produzione in Thailandia potrebbero far scendere i prezzi globali di questa materia prima, ma il timore che il governo indiano possa frenare le esportazioni ha recentemente spinto al rialzo i prezzi dei futures sullo zucchero.  

I consumatori di zucchero ne risentono 

Sebbene le preoccupazioni per una minore produzione possano rappresentare un aspetto positivo per i trader di futures sullo zucchero, i consumatori stanno sopportando i costi delle scarse forniture e della maggiore inflazione. 

Coca-Cola (NYSE:KO), azienda nota per l’omonima bevanda zuccherata, sta valutando ulteriori aumenti dei prezzi poiché l’inflazione record sta consumando i margini di profitto delle società.  

L’anno scorso Coca-Cola aveva aumentato i prezzi dei suoi prodotti per contrastare l’aumento dei costi delle materie prime, unendosi ad altri marchi di consumo come PepsiCo (NASDAQ:PEP) e J.M. Smucker (NYSE:SJM).  

Nel 2021 l’aumento dei prezzi ha aiutato il produttore di bibite a incrementare i suoi ricavi per l’intero anno del 17% su base annua a 38,7 miliardi di dollari. I marchi domestici come Coca-Cola, che continua a dominare il mercato globale delle bevande analcoliche, hanno un forte pricing power (ovvero il potere di determinazione dei prezzi), che consente loro di trasferire costi di produzione più elevati sui clienti.  

Pertanto, dall’inizio del 2021 il prezzo delle azioni Coca-Cola è aumentato in linea con il prezzo dello zucchero, con un rialzo di circa il 20%. 

Tuttavia, di recente Coca-Cola e la sua rivale PepsiCo hanno sofferto di margini inferiori alle attese nonostante i forti ricavi. A febbraio di quest’anno le due società hanno avvertito che l’aumento dei costi sta pesando sui loro margini di profitto, spingendole ad abbassare le loro aspettative di vendita.  

Futures sullo zucchero USA vs Coca-Cola 

I colossi del beverage puntano sul pricing power 

“Controlliamo la nostra supply chain praticamente fino allo scaffale. Questo ci mette in una posizione relativamente migliore, ma non direi che non avremo difficoltà. Non ne siamo immuni”, ha dichiarato Hugh F. Johnston, vicepresidente e direttore finanziario di PepsiCo. 

Nell’ultimo anno le azioni PepsiCo sono salite dell’8,58%. 

A febbraio il direttore finanziario di Coca-Cola John Murphy aveva fatto eco alle preoccupazioni di Johnston, dicendo agli analisti durante una chiamata degli utili che l’azienda continua a prevedere che l’inflazione dei prezzi delle materie prime avrà un impatto a media cifra singola sul costo comparabile dei beni venduti nel 2022. 

Comunque, Murphy si è detto rialzista sul potere di determinazione dei prezzi dell’azienda, affermando che le pressioni sulle materie prime saranno compensate dal “pricing power e dalla leadership del marchio” Coca-Cola. 

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