Dopo GameStop, ecco la nuova scommessa nei dark pool

Sembra che un investitore istituzionale abbia puntato oltre 35 milioni di dollari su Coca-Cola effettuando un trade su un dark pool. Cerchiamo di capirne di più

Dopo GameStop i dark pool scommettono su Coca-Cola
4' di lettura

Alle ore 9:09 di lunedì Money Flow Mel (@MelStone31) ha pubblicato un’immagine su Twitter indicando che alcuni investitori istituzionali hanno scambiato grandi blocchi di azioni Coca-Cola Company (NYSE:KO) su un dark pool.

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L’operazione

Alle 7:34:24 di lunedì un investitore istituzionale ha scambiato 573.572 azioni di Coca-Cola a 61,59 dollari; l’operazione costituisce una scommessa del valore di 35,33 milioni di dollari sulla società.

Lunedì, all’apertura della sessione regolare, Coca-Cola era in lieve rialzo ma su volumi inferiori alla media; questo avrebbe messo il trader in territorio positivo se il blocco di azioni scambiato sul dark pool fosse stato un acquisto.

L’operazione potrebbe anche essere stata una scommessa sui risultati degli utili di Coca-Cola usciti oggi.

Il 25 aprile, quando Coca-Cola aveva pubblicato gli utili del primo trimestre, il giorno successivo il titolo ha guadagnato il 2,7%, ma poi si è imbattuto in un gruppo di venditori che ha causato la chiusura con un rialzo di poco più dell’1%, prima di entrare in una tendenza al ribasso nei giorni seguenti. Lo scorso trimestre Coca-Cola ha abbondantemente battuto le stime sugli utili, registrando un utile per azione di 0,59 dollari su un fatturato di 10,54 miliardi.

Cosa sono i dark pool?

I dark pool (o black pool), così chiamati per la mancanza di trasparenza, sono sistemi di trading alternativi e privati, che consentono ai trader istituzionali di acquistare e vendere grandi quantità di azioni in modo anonimo e quindi senza influenzare i movimenti del mercato.

Questi exchange sono stati sviluppati negli anni ’80 e, a febbraio 2022, 64 dark pool risultavano registrati presso la Securities and Exchange Commission.

La polemica

L’esistenza dei dark pool ha impattato la psiche collettiva all’inizio del 2021, quando GameStop Corporation (NYSE:GME) e AMC Entertainment Holdings, Inc (NYSE:AMC) hanno registrato un’impennata rispettivamente del 1.041% e del 624% in appena quattro giorni.

A gennaio e febbraio di quell’anno è emerso che la proprietà istituzionale delle azioni GameStop era superiore al 100% del flottante, indicando che erano state prestate più azioni di quelle disponibili; la responsabilità di tale discrepanza venne addossata alla pratica del ‘naked shorting’ (ovvero la vendita allo scoperto di azioni ufficialmente inesistenti), che si svolge principalmente sui dark pool.

L’evento mise sotto i riflettori l’esistenza di piazze di scambio alternative.

Dark pool e trader al dettaglio 

Il trading diretto sui dark pool è riservato ai trader e agli investitori istituzionali, ma dopo la saga dei meme stock, i trader al dettaglio sono diventati più consapevoli su come utilizzare i dati di queste piazze di scambio per ispirare le proprie strategie. Ciò ha portato alla nascita di diverse app che forniscono feed sui dark pool.

Circa il 40% di tutte le operazioni eseguite, infatti, avviene sui dark pool; quando vengono acquistati o venduti grandi blocchi di singole azioni su questi exchange, i trader al dettaglio possono utilizzare i feed di queste app per capire cosa sta facendo lo ‘smart money’ (ovvero gli investitori istituzionali). Tuttavia, la difficoltà nel trattare i dati provenienti dai dark pool consiste nel fatto che, a causa della loro intrinseca riservatezza, le operazioni non danno alcuna indicazione sul fatto che un investitore istituzionale stia acquistando oppure vendendo un titolo.

Per questo motivo, i trader al dettaglio possono guardare i dati dei dark pool per individuare volumi di scambio superiori alla media su un singolo titolo e poi incrociare tali informazioni con il flusso di opzioni. Se si registrano operazioni superiori alla media su un titolo all’interno dei dark pool, abbinate a un alto livello di opzioni call acquistate sullo stesso titolo sul mercato aperto, ciò può indicare che gli investitori istituzionali stanno acquistando su sistemi di trading alternativi (ATS). Se invece le operazioni di grandi dimensioni effettuate sui dark pool sono seguite da una grande quantità di acquisti di opzioni put sul mercato aperto, si può presumere che gli investitori istituzionali stiano vendendo sugli ATS.

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