LGIM: i dati sui default dicono che c’è opportunità nei bond emergenti

1' di lettura

Sanchay Singla, Senior Portfolio Manager, Active Strategies e Shailesh Prasad, Assistant Portfolio Manager, Emerging Markets, di LGIM, vedono una buona protezione soprattutto nel segmento con rating BB

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Una convergenza di fattori ha portato a un massiccio repricing degli asset a rischio da inizio anno, con gli investitori che temono l’arrivo di un ciclo importante di default societari. Ma questo scenario, anche se si verificasse, che tipo e magnitudo di perdite comporterebbe per i detentori di bond di rating meno elevato dei mercati emergenti?  LGIM, in un blog firmato da Sanchay Singla, Senior Portfolio Manager, Active Strategies e da Shailesh Prasad, Assistant Portfolio Manager, Emerging Markets, esplora il tema analizzando i tassi storici di default e le medie di recupero delle emissioni corporate dei mercati emergenti, utilizzando I dati proprietari di J.P. Morgan e il Corporate Emerging Markets Bond Index (CEMBI Broad). La tavola qui sotto sintetizza le proiezioni di ritorno e perdita a 12 mesi.

[–img-1–]

SE LO SCENARIO MACRO DIVENTA NEGATIVO

Le stime sono basate sui dati storici dal 2010 mentre i tassi di default utilizzati sono vicini al picco toccato da ciascuna categoria di rating. Il tasso medio di recupero dai default negli ultimi 20 anni risulta del 35%, utilizzando i dati prudenziali per il credito a più basso rating. I due esperti di LGIM sottolineano che se USA e Europa entrassero in recessione e allo stesso tempo l’economia cinese venisse colpita da un tonfo del mercato immobiliare, lo scenario macro si presenterebbe molto negativo potenzialmente…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.