GameStop, partnership con il crypto exchange FTX

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla collaborazione tra il rivenditore di videogiochi e l’exchange di criptovalute 

GameStop, partnership con il crypto exchange FTX
2' di lettura

Il noto retailer di videogiochi GameStop Corp. (NYSE:GME) ha siglato una partnership con l’exchange di criptovalute FTX per portare nuovi clienti nel settore degli asset digitali. 

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Cosa è successo 

GameStop e FTX hanno annunciato la partnership mercoledì attraverso un comunicato stampa. I termini dell’accordo non sono stati resi noti.

“La partnership ha lo scopo di introdurre un maggior numero di clienti GameStop nella community di FTX e nei suoi marketplace per gli asset digitali”, ha dichiarato GameStop in una nota.

FTX è un exchange di valute digitali fondato da Sam Bankman-Fried. FTX permette di fare trading su Bitcoin (CRYPTO:BTC), Ethereum (CRYPTO:ETH), Dogecoin (CRYPTO:DOGE) e molte altre criptovalute.

L’accordo vedrà anche GameStop e FTX collaborare a nuove iniziative di e-commerce e marketing online. Inoltre, GameStop offrirà le gift card di FTX in alcuni negozi selezionati e il retailer di videogiochi sarà il partner di vendita privilegiato di FTX negli Stati Uniti.

A luglio GameStop ha lanciato il suo marketplace di Layer 2 per NFT, che ha già scalato le classifiche dei marketplace decentralizzati di NFT in termini di volume di scambio. Nella settimana di apertura il marketplace di GameStop ha registrato un volume di scambi di 7,2 milioni di dollari, superando all’epoca il volume storico di trading di NFT di Coinbase Global Inc. (NASDAQ:COIN), secondo i dati redatti da CoinDesk.

Nella sessione after-hours di mercoledì le azioni GME sono balzate del 13% dopo che la società ha riportato i risultati del secondo trimestre. Sebbene GameStop abbia registrato un fatturato del secondo trimestre di 1,136 miliardi di dollari, inferiore alla stima di Wall Street pari a 1,27 miliardi, la società ha realizzato vendite per 233,2 milioni di dollari dalla categoria in crescita degli oggetti da collezione, in aumento rispetto ai 177,2 milioni riportati nello stesso periodo dell’anno scorso.

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