Le case farmaceutiche triplicano i guadagni

In 20 anni i dividendi pagati agli azionisti sono passati da 18 a 54 miliardi

4' di lettura

In Svizzera hanno sede diverse importanti aziende farmaceutiche. 

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Un quotidiano svizzero, il SonntagsBlick, ha esaminato i dati degli ultimi 20 anni relativi ai dividendi pagati dalle case farmaceutiche ai loro azionisti a livello globale. Ciò che ha scoperto è che sono triplicati. 

Infatti l’anno scorso nel complesso hanno raggiunto i 54 miliardi di dollari, mentre nel 2002 erano stati solamente 18 miliardi.

Il campione di società

Le società prese in esame sono, in ordine alfabetico, Astrazeneca (LON:AZN), Bristol-Myers Squibb, Glaxosmithkline, Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), Merck (NYSE:MRK), Novartis (SWX:NOVN), Pfizer e Roche, ovvero veri e propri colossi del settore. 

Inoltre il dato evidenziato non si riferisce nè al fatturato nè agli utili, ma solo a quella parte di utili che le aziende hanno deciso di distribuire agli azionisti sotto forma di dividendi. 

Il commento del SonntagsBlick

“Ogni anno, le grandi aziende farmaceutiche trasferiscono miliardi di euro ai propri azionisti, sovvenzionati involontariamente da malati e assicurati di tutto il mondo”. 

Va detto che il sistema sanitario svizzero è misto, ovvero in parte pubblico in parte privato, e da tempo nel paese si discute su come mettere a freno l’aumento dei costi sanitari. Quindi si tratta di un nervo scoperto che viene letteralmente stuzzicato dall’aumento dei guadagni degli azionisti. 

Tra le cause di questi aumenti in Svizzera ci sarebbero i premi eccessivi intascati dalle compagnie di assicurazione sanitaria, l’eccessivo ricorso da parte dei cittadini alle cure mediche anche quando non necessarie, medici che eseguono interventi chirurgici non necessari e che prescrivono farmaci troppo cari, ma anche prezzi gonfiati dei farmaci per consentire alle case farmaceutiche di incassare enormi profitti. Tuttavia in Svizzera il prezzo dei medicinali è regolato dallo Stato. 

Il fenomeno in generale

Non si tratta pertanto di un fenomeno recente, magari legato alla pandemia, ma di un fenomeno di lungo periodo legato ad un consumo eccessivo di farmaci e ad aumenti forse non completamente giustificati dei loro prezzi. 

Però secondo il portavoce di una delle aziende svizzere coinvolte, Novartis, il motivo dell’aumento dei dividendi in realtà non arriverebbe da un incremento delle vendite in Svizzera, ma dal successo a livello globale dell’industria farmaceutica svizzera. Quindi i maggiori introiti deriverebbero soprattutto dall’estero. 

Ad esempio il fatturato in Svizzera di Novartis rappresenta solo il 2% del fatturato globale. 

Quindi i dati riportati dal quotidiano scizzero SonntagsBlick non si riferiscono specificatamente al caso svizzero, ma ad un fenomeno in atto da decenni a livello globale, che sta favorendo soprattutto gli azionisti delle case farmaceutiche. D’altronde il consumo di farmaci a livello globale è in crescita ormai da molto tempo, ed i loro prezzi sono tutt’altro che economici. 

In Paesi come l’Italia, dove spesso buona parte del costo dei farmaci è a carico dello Stato, non è sempre facile rendersi costo dei loro costi effettivi, dato che il prezzo pagato in farmacia dal consumatore è solo una parte di quello reale. La conseguenza di tutto ciò è che le aziende farmaceutiche incassano sempre di più. 

Si sommano i ricavi da vaccini

Si stima inoltre che, in particolare grazie ai vaccini, nel corso del 2022 questi dati saranno ancora in aumento. 

Già nel corso del 2021 le aziende farmaceutiche hanno incassato molto con i vaccini, ma è nel 2022 che potrebbero ottenere i guadagni maggiori derivanti da questo farmaco. 

Ad esempio la sola Pfizer (NYSE:PFE) l’anno scorso ha generato 37 miliardi di dollari di incassi con il vaccino anti-Covid, e si prevede che nel 2022 possa generare un incasso record da 54 miliardi grazie al vaccino ed alla pillola Paxlovid.  L’anno scorso il fatturato complessivo è raddoppiato rispetto al 2020, superando gli 81 miliardi di dollari, con un profitto netto di 22 miliardi.

Quindi all’interno di un fenomeno già in grande crescita da anni, si è innescato un fenomeno di breve periodo che ha portato a due anni record per quanto riguarda gli incassi delle case farmaceutiche. 

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