Intesa Sanpaolo finisce nel mirino dell’Antitrust

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È ufficiale: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), meglio nota come Antitrust, ha avviato un’istruttoria nei confronti di Intesa Sanpaolo per presunta pratica commerciale scorretta. 

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L’oggetto dell’indagine

Nel comunicato ufficiale si legge che AGCM sta indagando in merito all’attività di commercializzazione dei mutui immobiliari a tasso fisso e a tasso variabile della banca, perchè questa “non darebbe ai consumatori informazioni chiare sulla durata del preammortamento”. 

Si tratta pertanto di un cavillo tecnico ma importante, tanto da costringere AGCM ad avviare un vero e proprio procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo S.p.A (BIT:ISP). L’accusa è quella di aver adottato una presunta pratica commerciale scorretta nell’attività di commercializzazione di questi mutui immobiliari rivolti ai consumatori. 

Nello specifico l’accusa è quella di non fornire durante le fasi di commercializzazione informazioni sufficientemente chiare in merito alla modalità di calcolo della durata del periodo di preammortamento. Anzi, AGCM accusa Intesa Sanpaolo addirittura di applicare un periodo di preammortamento di durata variabile, arrivando in questo modo ad allungare artificiosamente il periodo di estinzione del mutuo, aumentandone di conseguenza il costo per il consumatore.

Inoltre nel caso di mutui a tassi variabili si aggiungerebbe l’applicazione di tassi superiori a quelli negoziati con il cliente, “senza dare adeguata informativa al consumatore sul suo valore in tutta la documentazione pre-contrattuale e anche nelle fasi più avanzate di negoziazione”. 

Questa seconda accusa forse è persino più grave della precedente, perchè significherebbe violare gli accordi sottoscritti con il cliente. 

Un procedimento ancora in fase di istruttoria

Tuttavia va specificato che per ora si tratta solo di presunte violazioni, tanto che l’accusa non è nemmeno stata formalizzata. Ovvero allo stato attuale si tratta di ipotesi che verranno esaminate grazie all’istruttoria che è stata avviata dalla stessa AGCM. 

Bisognerà attendere l’esito dell’istruttoria per capire se le accuse verranno formalizzate, ed eventualmente come. Infatti solo quando le accuse saranno chiare e precise sarà possibile ipotizzare cosa rischia la banca qualora venisse ritenuta colpevole. 

Già l’anno scorso AGCM aveva comminato una sanzione di 5 milioni di euro ed una società del gruppo, Intesa Sanpaolo RBM Salute S.p.A., sempre per per pratica commerciale scorretta, quindi non è affatto impossibile immaginare che anche l’attuale istruttoria possa dare esiti simili. In quel caso tutto nacque da espliciti reclami sporti dai clienti di Intesa Sanpaolo RBM Salute e Previmedical, ed è lecito immaginare che anche nel caso attuale l’agenzia possa aver ricevuto reclami da parte dei clienti. 

Va ricordato che l’agenzia mette a disposizione un’apposita pagina del proprio sito web per questo genere di segnalazioni. 

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