Borse deboli in attesa dell’inflazione Usa

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Partenza in rosso per i listini europei, Piazza Affari in calo dello 0,3%. Occhi puntati sull’inflazione Usa (oggi in uscita i dati sui prezzi alla produzione) e sui verbali della Federal Reserve. Sterlina ancora in altalena

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Avvio di seduta in calo per i listini europei con Piazza Affari che perde lo 0,3%. Sulla stessa lunghezza d’onda Francoforte e Parigi. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi di pari scadenza apre in calo rispetto a ieri: 236 punti base da 239. Il rendimento del titolo decennale italiano si attesta al 4,7%. Mercati ancora in attesa di capire la composizione del nuovo governo di centrodestra.

INFLAZIONE USA IN PRIMO PIANO

L’inflazione americana resta ancora in primo piano sui mercati globali. Nella giornata di oggi, 12 ottobre, è atteso il dato sui prezzi alla produzione di settembre mentre domani è prevista la pubblicazione del dato sull’inflazione. Le previsioni degli analisti sono per un’inflazione in rallentamento a +8,1% su base annua dopo il +8,3% di agosto. Il dato core, cioè l’inflazione “depurata” dalle componenti più volatili come energia e alimentari, è però atteso in rialzo da +6,3% a +6,5%. Se ciò fosse confermato, la Federal Reserve (la banca centrale Usa) procederebbe quasi sicuramente con un rialzo dei tassi d’interesse di 75 punti base a novembre. In serata attesi anche i verbali dell’ultima riunione della Fed, utili a capire meglio le prossime mosse della banca centrale americana…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.