Azioni Tesla meglio dei competitor da metà gennaio

Osservando da vicino le azioni Tesla si notano subito i guadagni importanti degli ultimi 14 giorni

Azioni Tesla meglio dei competitor da metà gennaio
2' di lettura

L’allungamento dei tempi di consegna, i resoconti dei media e i commenti dei dirigenti di Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) sulla pubblicazione degli utili indicano un aumento degli ordini per i veicoli dell’azienda a seguito dei recenti tagli di prezzo.

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Cosa è successo

Le azioni Tesla sono rimbalzate a un mese dall’inizio del nuovo anno, scontando la ripresa del flusso degli ordini. Un grafico condiviso dal fornitore di dati finanziari FactSet ha mostrato che il rally azionario è accelerato da quando la società con sede ad Austin, in Texas, ha annunciato i tagli dei prezzi negli Stati Uniti all’inizio di questo mese.

Dal 12 gennaio, un giorno prima dei tagli dei prezzi negli Stati Uniti, Tesla ha guadagnato circa il 30%. Va notato qui che parte del rialzo è dovuto ai risultati trimestrali di mercoledì.

L’ETF KraneShares Electric Vehicles and Future Mobility Index (NYSE:KARS) ha guadagnato circa il 6% nello stesso lasso di tempo. KARS viene confrontato con il Bloomberg EV Index, che fornisce visibilità ai produttori globali di veicoli elettrici e componenti. Tesla ha una ponderazione del 3,7% in KARS e la società guidata da Elon Musk è la sua settima holding più grande.

Ecco come se la sono cavata alcuni dei rivali minori di Tesla dal 12 gennaio:

Nio Inc. (NYSE:NIO): +2,5%
XPeng Inc.
(NYSE:XPEV): +1,3%
Li Auto, Inc.
(NASDAQ: LI): +11,3%
BYD Manufacturing Company Limited
(OTC: BYDDY) (OTC: BYDDF): +4,8%
Lucid Group Inc
(NASDAQ:LCID): +8,3%
Rivian Automotive Inc.
(NASDAQ:RIVN): +4,2%

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Fonte: FactSet

Perché è importante

Tesla ha infiammato la concorrenza nel segmento dei veicoli elettrici con i tagli di prezzo aggressivi in Cina, Stati Uniti ed Europa. La società sembra non preoccuparsi troppo di sacrificare i margini a breve termine e si concentra a consolidare la propria leadership nel lungo termine.

«Sebbene nel breve termine Tesla stia sacrificando i margini per aumentare i volumi, riteniamo che questa sia la mossa strategica giusta per mettere una barriera intorno alla base clienti e respingere la crescente concorrenza proveniente da Detroit, dall’Europa e dalla Cina», ha dichiarato l’analista di Wedbush Daniel Ives in una nota recente.

Per gli altri operatori del settore, la proposta significa una scelta tra il diavolo e l’abisso. Se decidono di non far fronte alle riduzioni dei prezzi, rischiano di perdere quote di mercato e, se decidono di seguire i leader e abbassare i prezzi, ciò potrebbe danneggiare i già fragili profitti. Tesla può sopravvivere all’erosione dei margini grazie alle sue dimensioni e alla produttività. Questo lusso, tuttavia, non è disponibile per i nuovi arrivati.

Movimento dei prezzi

Le azioni Tesla hanno chiuso la giornata di venerdì in aumento del 10,97% a 160,27 dollari. Dati di Benzinga Pro.