Perché l’Ue ha messo TikTok al bando

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Scarsa sicurezza e accuse di accesso non consentito ai dati. Con queste motivazioni la celeberrima app verrà cancellata dai telefoni dei dipendenti delle maggiori istituzioni europee

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Challenge, balletti e ovviamente dati. Un sacco di dati.

Questo è ciò si trova tra le intricate fronde dell’algoritmo di TikTok, il social Made in China che dall’alto della sua fama ha messo in ombra i redivivi Instagram e Facebook. Le istituzioni europee hanno iniziato a bandirlo dai telefoni degli addetti ai lavori adducendo a una scarsa sicurezza nel suo utilizzo, in linea con delle posizioni già assodate negli Usa, dove questa settimana la Camera ha dato il via libera a Biden per vietare il social sull’intero territorio nazionale.

Inutile dire che dalla Cina smentiscono, bollando la scelta europea come sbagliata.

Sotto quell’apparenza di applicazione amabile e user-friendly ci sono delle accuse non da poco, mosse da figure non di poco conto. Le alte sfere delle istituzioni si sono mosse, ora come reagiranno gli utenti?

DE-INFLUENCING EUROPE

Commissione europea, Consiglio ed Europarlamento. Dalle parti di Bruxelles sono stati chiari: l’icona di TikTok deve sparire dagli schermi di ogni dipendente, da qualsiasi device, sia aziendale che personale. La decisione è stata annunciata la scorsa settimana, e tutti dovranno adeguarvisi entro il 15 marzo, 20 per gli europarlamentari. Con buona pace del fattorino che si divertiva a filmarsi sulle note dell’ultima canzone di Lazza…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.