Gli scienziati chiedono un trattato per tutelare l’orbita terrestre

La richiesta degli scienziati per la tutela dell'orbita terrestre è volta a tutelare le future esplorazioni e a generare una responsabilità globale per i lanci

Gli scienziati chiedono un trattato per tutelare l’orbita terrestre
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Gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA e dell’Università di Plymouth, tra gli altri, hanno chiesto un trattato legalmente vincolante per garantire la protezione dell’orbita terrestre dagli impatti negativi della rapida crescita dell’industria spaziale.

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Cosa è successo

In un recente articolo pubblicato sulla rivista Science, gli esperti hanno espresso preoccupazione per la potenziale crescita dell’industria spaziale, affermando che potrebbe rendere inutilizzabile parte dell’orbita terrestre.

Di conseguenza, hanno chiesto un accordo globale urgente su come governare efficacemente l’uso dell’orbita terrestre.

Gli scienziati hanno aggiunto che mentre alcune aziende stanno iniziando a dare la priorità alla sostenibilità dei satelliti, ciò dovrebbe diventare obbligatorio per qualsiasi nazione intenda utilizzare l’orbita terrestre. Secondo lo studio, ora ci sono circa 9.000 satelliti in orbita, che dovrebbero salire a oltre 60.000 entro il 2030.

Gli scienziati hanno affermato poi che qualsiasi accordo dovrebbe stabilire la responsabilità sia per i produttori che per gli utenti dei satelliti, inclusa la responsabilità per i detriti generati durante i lanci, mentre dovrebbero essere presi in considerazione anche i costi commerciali quando si cercano modi per incentivare la responsabilità.

L’articolo è stato scritto da ricercatori dell’Università di Plymouth, Arribada Initiative, The University of Texas at Austin, California Institute of Technology, NASA Jet Propulsion Laboratory, Spaceport Cornwall e la Zoological Society of London.

Perché è importante

“Rispecchiando la nuova iniziativa oceanica delle Nazioni Unite, ridurre al minimo l’inquinamento dell’orbita terrestre inferiore consentirà la continua esplorazione dello spazio, la continuità dei satelliti e la crescita della tecnologia spaziale, che è un cambiamento epocale”, ha affermato in una nota il dott. Kimberley Miner, scienziato del Jet Propulsion Laboratory della NASA.

Le stime suggeriscono che ci sono già più di 100.000 miliardi di detriti di vecchi satelliti non tracciati che girano intorno al pianeta, osserva lo studio.