El-Erian: le banche centrali perderanno la loro autonomia?

Ecco perché l'economista El-Erian è molto preoccupato dalla divergenza che si sta instaurando tra decisioni della Fed e aspettative del mercato

El-Erian: le banche centrali perderanno la loro autonomia?
2' di lettura

Secondo quanto riferito, il capo consulente economico di Allianz e noto economista Mohamed El-Erian si è detto terrorizzato all’idea che le banche centrali perdano la loro autonomia, sottolineando di non aver mai visto una simile divergenza tra le linee guida future della Federal Reserve e le aspettative del mercato.

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«La cosa che mi tiene sveglio la notte e il motivo per cui sono stato così pubblicamente critico nei confronti della Fed è che se non stiamo attenti, questo episodio di inflazione e il modo in cui l’inflazione sta colpendo duramente particolari segmenti della popolazione finiranno per mettere in atto qualcosa che nessuno di noi vuole veder messo in discussion», ha detto durante una tavola rotonda, come da un video pubblicato da Bloomberg TV.

L’economista ha affermato che l’autonomia operativa è fondamentale per una banca centrale ed è imperativo che queste istituzioni riconoscano i propri errori e imparino da essi.

«Sono terrorizzato dal fatto che se le banche centrali non ammettono i propri errori, se non imparano dai propri errori e rendono pubblico questo processo, la gente dirà: ‘Non siete sufficientemente responsabili e non sono sicuro che dovreste avere questo grado di autonomia politica’. E l’autonomia operativa è assolutamente fondamentale per [una] banca centrale», ha detto.

Sulla divergenza

El-Erian ha osservato che il mercato stesso dubita della Fed e ha affermato che, mentre la banca centrale è stata molto costante negli ultimi mesi nel mantenere i tassi alti durante tutto l’anno, il mercato non è d’accordo.

«Il mercato dice: ‘No! Non lo sei. Inizierete a tagliare il secondo semestre ed entro la fine dell’anno, i tassi di interesse saranno di un intero punto percentuale inferiori a quello che ci dite», ha riferito.

L’economista ha dichiarato di non aver mai visto il tipo di divergenza tra le indicazioni future della Fed e le aspettative del mercato prevalente nei tempi attuali.

«Temo che questa incapacità di essere ritenuti responsabili porti prima i mercati a seguire la propria strada e poi, ovviamente, alla fine della giornata, la Fed potrà imporre un aggiustamento, che diventerà più costoso se il mercato non avrà fatto il grosso del lavoro. In secondo luogo, metterà in gioco l’autonomia politica delle banche centrali, cosa che sarebbe molto dannosa per il benessere economico», ha detto.