Google va in “panico” mentre Samsung vuole Bing AI

Samsung potrebbe scegliere Microsoft, o meglio Bing, per il suo motore di ricerca predefinito

Google va in “panico” mentre Samsung vuole Bing AI
2' di lettura

La storica rivalità tra Alphabet Inc.(NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOGL), Google e Microsoft Corporation(NASDAQ:MSFT) è al suo apice, considerando che quest’ultima è riuscita, finalmente, a far “andare nel panico” la prima.

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Cosa è successo 

Secondo quanto riferito, i dipendenti di Google erano nel “panico” dopo aver scoperto che Samsung Electronics Co, Ltd sta valutando la possibilità di sostituire Google Search con Bing AI di Microsoft come motore di ricerca predefinito sui suoi dispositivi, ha riferito il New York Times, citando un messaggio interno. 

Il passaggio potrebbe potenzialmente mettere a rischio un fatturato annuo stimato di 3 miliardi di dollari.

Un contratto simile con Apple. (NASDAQ:AAPL), che sarà rinnovato quest’anno, è anch’esso legato a circa 20 miliardi di dollari. 

Google sta correndo per costruire un motore di ricerca completamente nuovo alimentato dall’intelligenza artificiale e aggiornare quello esistente con nuove funzionalità poiché concorrenti come il nuovo Bing stanno rappresentando la minaccia più seria per l’attività di ricerca del gigante tecnologico in 25 anni, osserva il rapporto citando documenti interni.

L’anno scorso, l’attività di ricerca di Google valeva 162 miliardi di dollari e sembrava inespugnabile fino al crack causato dalla scelta di Samsung di valutare altri motori di ricerca. 

Sebbene non confermata, l’ipotesi all’interno di Google suggerisce che il motivo di questa considerazione abbia qualcosa a che fare con il lavoro di Microsoft con l’IA. I negoziati sono ancora in corso e alla fine Samsung potrebbe decidere di restare con Google.

Tuttavia, in parallelo, i dipendenti di Google stanno lavorando a un progetto chiamato “Magi”, sviluppando nuove funzionalità da testare e mettere a punto per il prossimo motore di ricerca. L’obiettivo è fornire agli utenti un’esperienza altamente personalizzata che anticipi le loro esigenze meglio dell’attuale servizio di Google, afferma il rapporto.

Perché è importante 

Google è preoccupato per l’aumento dei concorrenti basati sull’intelligenza artificiale da quando OpenAI ha presentato chatGPT, sviluppato in collaborazione con Microsoft nel novembre dello scorso anno. 

Secondo quanto riferito, la società guidata da Sundar Pichai ha dichiarato “codice rosso” a dicembre e alla fine ha dato la sua risposta a chatGPT e Bing AI lanciando Bard all’inizio di quest’anno