Neuberger Berman: ecco perché il private equity resiste meglio alla volatilità

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Neuberger Berman, nelle Prospettive settimanali del CIO firmate da Doug Manor, illustra la sua analisi trimestrale sulle performance di oltre 400 fondi che hanno fatto meglio, soprattutto nel segmento buyout

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Come la maggior parte delle asset class, anche il private equity ha attraversato un anno difficile nel 2022, ma in questa fase sembra che i fondi di buyout abbiano ottenuto buoni risultati nel periodo peggiore del ciclo, dimostrando ancora una volta i potenziali vantaggi strutturali degli investimenti di private equity, tra cui la capacità di essere proattivi e di agire coerentemente con una visione a lungo termine, lontano dai riflettori e dalla volatilità dei mercati quotati. Sono le conclusioni di Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO, firmate dal Managing Director Doug Manor, che illustra l’analisi trimestrale della casa sulle performance di oltre 400 fondi di private equity, la cui volatilità negli ultimi 12 mesi è stata più contenuta rispetto a quella dei mercati quotati.

ANALISI IN TEMPO REALE DELLE PERFORMANCE

Il prezzo dei titoli quotati è consultabile in tempo reale, se invece si investe nei mercati privati le valutazioni arrivano solo una volta a trimestre, e sono inoltre relative solo alle partecipazioni detenute. Per questo, soprattutto nell’attuale contesto di volatilità, potrebbe sembrare a chi investe nei private markets di muoversi alla cieca. Ma Neuberger Berman sta cercando di migliorare quest’aspetto per i suoi investitori. Gestendo oltre 100 miliardi di dollari nei mercati privati,e grazie alla comprovata esperienza e solida rete di relazioni, ha accesso alle valutazioni di oltre 400 fondi di private equity attivi, che confronta e analizza per così dire in “tempo reale”, ogni trimestre…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.