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BlueBay sottolinea che le prospettive del reddito fisso nei mercati emergenti sono relativamente più attraenti dell’area sviluppata con prospettive di rendimenti elevati e ripresa economia più solida
I mercati emergenti restano un’asset class poco amata, nonostante valutazioni più attraenti, prospettive di rendimenti più elevati e previsioni di ripresa più solide per il 2021 rispetto ai paesi avanzati. La predilezione degli investitori internazionali per i mercati domestici dovuta anche alla pandemia da coronavirus ha reso l’asset class sottopesata in molti portafogli globali, ma le prospettive dei rendimenti degli asset emergenti sono diventate relativamente più attraenti dei mercati sviluppati, dove le valutazioni sono elevate in scia alla liquidità delle banche centrali e ai tassi zero o negativi.
RITORNO ANCORA MODESTO DEGLI INVESTITORI
Lo sottolinea David Riley, Chief Investment Strategist, BlueBay Asset Management, specializzata nel fixed-income, con una lunga tradizione nella gestione alternativa, secondo cui molti investitori internazionali hanno risposto allo shock da Covid-19 e alla conseguente recessione fuggendo dagli Emergenti per rifugiarsi nella presunta sicurezza delle economie domestiche. I deflussi di capitale dagli Emergenti nel primo trimestre 2020 sono pari a quelli della crisi globale del 2008-2009. Questa volta però i mercati di capitali internazionali sono rimasti accessibili per la maggior parte degli emittenti emergenti sovrani e corporate, inoltre gli investitori hanno iniziato a tornare sugli emergenti, anche se finora in misura modesta, ma man mano che l’economia globale si riprenderà e la propensione al rischio recupererà e i flussi di capitale verso l’asset class sono attesi al rialzo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.