Sono cruciali per contrastare gli effetti già visibili nell’alterazione delle correnti oceaniche, nel disgelo del permafrost, nell’aumento degli incendi e nella distruzione delle barriere coralline
Per undici giorni, dal 10 al 21 novembre Belem (Brasile), la capitale dello Stato del Pará, nel cuore dell’Amazzonia, ospiterà la trentesima Conferenza delle Parti (COP30), il vertice mondiale più importante dedicato al clima. La priorità assoluta è sempre l’1,5 °C, la soglia oltre la quale l’aumento della temperatura media globale, rispetto ai livelli preindustriali, rischia di innescare trasformazioni irreversibili nei sistemi naturali e sociali.
PIÙ INTENSI E FREQUENTI GLI EVENTI ESTREMI
Secondo l’IPCC – il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici – anche un lieve superamento di questo limite renderebbe più intensi e frequenti gli eventi estremi: ondate di calore, alluvioni, siccità e perdita di ecosistemi, con rischi amplificati per milioni di persone. Gli effetti sono già visibili nell’alterazione delle correnti oceaniche, nel disgelo del permafrost, nell’aumento degli incendi e nella distruzione delle barriere coralline. Ma c’è di più. Emerge con forza allarmante il legame tra crisi climatica e salute. Il nuovo rapporto Lancet Countdown 2025 rivela che 12 dei 20 indicatori globali di rischio sanitario hanno raggiunto livelli record, confermando che l’aumento delle temperature costituisce anche una crisi sanitaria mondiale…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.