Man Group analizza le diverse variabili della politica monetaria Usa, il collegamento con la strategia di emissione del debito da parte del Tesoro e con le implicazioni delle vicine elezioni presidenziali
Anche i membri della Fed più propensi a una politica espansiva, le cosiddette “colombe”, hanno dovuto abbandonare la retorica del taglio dei tassi, dato che l’inflazione mostra pochi segni di un ritorno nel breve periodo all’obiettivo del 2%. E nonostante l’economia USA nel primo trimestre sia cresciuta sotto le attese all’1,6%, l’attenzione resta concentrata sui prezzi, dopo aver segnalato a novembre di aver terminato i rialzi. Condizioni finanziarie meno rigide hanno stimolato l’economia il che a sua volta sta bloccando qualsiasi tendenza disinflazionistica.
LE TRE OPZIONI DI FED E TESORO
Man Group sottolinea in un commento che la Fed si trova ora in una situazione difficile, perché non può tornare facilmente al taglio dei tassi. Per superare le sfide e garantire una minore volatilità della curva del dollaro, Federal e Tesoro potrebbero ricorrere a tre strategie: rallentare o interrompere il quantitative tightening, che dovrebbe iniziare a giugno, adeguare i regolamenti bancari per trattare in modo più favorevole la detenzione di titoli di Stato, o annunciare una diminuzione delle emissioni di Treasury a lungo termine. Gli ultimi dati non rassicurano sul processo di disinflazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.