Il debito dei mercati emergenti offre una maggiore certezza nelle prospettive di un approccio senza vincoli mentre il rimpasto dei partner commerciali vede come primi vincitori Vietnam, India e Messico
Il nuovo anno dei mercati a reddito fisso è iniziato cercando di approfondire le possibili implicazioni dei temi secolari, tra cui la deglobalizzazione e il reshoring, i tassi di interesse più alti e la crescita più bassa. In questo contesto, la politica fiscale si contrappone a quella monetaria, sullo sfondo di un calendario elettorale senza precedenti mentre il miglioramento dei dati economici risulta in contrasto con lo spettro degli effetti ritardati delle politiche monetarie restrittive.
I PRECEDENTI STORICI
“I precedenti storici suggeriscono che il peggio deve ancora arrivare e che un discreto margine di miglioramento è già scontato” commenta David Horsburgh, Head of Client Solutions, Business Development di RBC BlueBay Asset Management. Secondo il quale un’area in cui una maggiore certezza nelle prospettive di un approccio senza vincoli è il debito dei mercati emergenti. Questa sua convinzione parte da alcune questioni macro: l’inflazione e il percorso dei tassi, la liquidità che è destinata a diminuire, la geopolitica e il rallentamento della Cina. Per quanto riguarda i prezzi al consumo e la politica monetaria la sua conclusione è che i tassi scenderanno, ma è probabile che accadrà non così veloce o nei tempi previsti dal mercato…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.