Oliver Taylor, Multi-Asset Fund Manager, e Joven Lee, Multi-Asset Strategist, analizzano la relazione del metallo giallo con i rendimenti reali, con gli asset allocator che sono diventati i principali investitori
La rottura della relazione negativa tra rendimenti reali e prezzi dell’oro che negli ultimi 15-20 anni ha influenzato il mercato del metallo giallo, sviluppata soprattutto per la sua finanziarizzazione, merita un esame approfondito, ora che gli asset allocator sono diventati i principali investitori impegnati in questo mercato. La diffusione degli ETF l’aumento dei volumi sui futures hanno rafforzato il ruolo dell’oro da quando intorno al 2004 è passato da deposito per banche centrali e ultra-wealthy a investimento speculativo. Prima non esisteva una relazione osservabile tra i rendimenti reali e il prezzo dell’oro, diventata negativa in particolare solo dopo la crisi finanziaria globale.
LA GUERRA RUSSIA-UCRAINA UN PUNTO DI SVOLTA
Schroders segnala sette fattori che influenzeranno i prezzi dell’oro in futuro in un’analisi di Oliver Taylor, Multi-Asset Fund Manager, e Joven Lee, Multi-Asset Strategist, secondo cui la divisione globale creata dal conflitto Russia-Ucraina è stata uno dei punti di svolta del rapporto tra rendimenti reali e oro. Le sanzioni sugli asset russi hanno spinto molte economie a valutare il rischio di detenere riserve in dollari, il che ha incentivato un’accelerazione degli acquisti di oro da parte delle banche centrali, che secondo molti investitori sono il driver principale del divario tra oro e rendimenti reali…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.