Secondo Mark Dowding (RBC BlueBay Asset Management) con i Treasury a 2 anni intorno al 5%, non sembra valere la pena possedere molta duration, soprattutto per quanto riguarda le scadenze più lunghe
I dati dell’inflazione CPI USA di marzo hanno segnato il terzo aumento mensile consecutivo e ora sembra difficile sostenere la tesi che i prezzi al consumo possano attestarsi presto verso l’obiettivo della Fed del 2%. Con il rialzo delle quotazioni del petrolio, le speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed si stanno rimandando precipitosamente, anche perché, dati alla mano, non sembrano esserci evidenze che l’economia statunitense abbia bisogno di abbassare i tassi a breve.
LA RESILIENZA DELLA CRESCITA STATUNITENSE
“E’ infatti evidente la resilienza della crescita statunitense, come confermato anche dal mercato del lavoro che continua a indicare rischi di rialzo per i salari, anche se l’immigrazione e l’aggiunta netta di nuovi posti di lavoro a bassa retribuzione stanno contribuendo a ridurre i dati sui compensi a livello aggregato” sottolinea Mark Dowding, Fixed Income CIO, RBC BlueBay Asset Management. Tuttavia, a Washington si continua a dire che Powell vorrebbe tagliare i tassi, se solo i dati glielo consentissero. Comunque, se si presenterà l’opportunità, un taglio dei tassi prima delle elezioni rimane, almeno nella speranza del Presidente Biden, una possibilità…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.