Justin Jewell, BlueBay Head of European High Yield, analizza il mercato delle obbligazioni ad alto rendimento, che potrebbe trarre beneficio da una ripresa delle operazioni di fusione e acquisizione
Dopo un 2023 difficile per i mercati, l’economia ha essenzialmente ritrovato la giusta strada, che in un contesto di pressioni inflazionistiche in calo ha fornito agli investitori una maggiore fiducia di aver fatto i conti col peggio delle sfide. Gli ostacoli, come il peggioramento della qualità creditizia, unitamente ai potenziali fattori favorevoli, come tagli dei tassi d’interesse della Fed, si andrebbero a bilanciare. Gli investitori sono tornati a un mondo fondato sul reddito da asset ad alto rendimento. Le obbligazioni High Yield offrono ora un’interessante compensazione per il rischio di shock correlati agli spread o ai tassi e gli investitori possono realisticamente aspettarsi rendimenti del 7-9% rispetto a 2-3 anni fa.
LA MAGGIOR SFIDA DA ECONOMIA REALE E MIX POLITICO
Lo sottolinea un commento sulle prospettive del mercato delle obbligazioni High Yield, che potrebbero trarre beneficio da una ripresa delle operazioni M&A e da nuove emissioni, a cura di Justin Jewell, BlueBay Head of European High Yield, RBC BlueBay, secondo cui la maggiore sfida esterna è rappresentata da ciò che sta accadendo nell’economia reale e dal mix a livello politico. I tassi sono stati un driver potente nell’ultimo paio d’anni, ma restano alcune sfide. Nel 2021-22 i default erano vicini allo zero e ora secondo le previsioni torneranno al range del 2,5-4%. Le società operano con costi del capitale più elevati e potrebbero avere bilanci troppo tirati, e alcune potrebbero avere difficoltà…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.