Aberdeen Investments, in un’analisi a cura di Graham McCraw, sottolinea che sono di nuovo un importante fattore di diversificazione regionale e settoriale dopo anni di disaffezione
Dal 2001 le small cap hanno superato le aziende a grande capitalizzazione a livello globale, ma molti investitori continuano a starne alla larga. La situazione potrebbe cambiare, con valutazioni interessanti e tassi in calo, gli stessi investitori cercano la diversificazione attiva più che mai, tra rendimenti, regioni, settori e stili di investimento. Per le small cap potrebbe essere arrivato il momento giusto per brillare dopo anni difficili per l’impennata dei tassi, l’incertezza geopolitica e la fenomenale performance dei “Magnifici 7”. Da quando Trump ha introdotto nuovi dazi, le small cap hanno registrato un’impennata, e in Europa sono salite del 23% in soli due mesi.
OFFRONO MOLTI VANTAGGI IN MERCATI MUTEVOLI
Lo sottolinea un’analisi di Graham McCraw, Senior Investment Specialist, Equities, di Aberdeen Investments, che cita l’orientamento al mercato interno che le isola dalle minacce tariffarie e dalle interruzioni delle catene di fornitura. Le small cap sono infatti più agili e in grado di trarre rapidamente vantaggio dalle mutevoli dinamiche di mercato. Inoltre, nell’Eurozona i tassi sono in calo e, storicamente, nei primi 12 mesi di un nuovo ciclo di riduzione, le small cap hanno generato rendimenti quasi doppi rispetto alle grandi capitalizzazioni. McCraw aggiunge che l’appetito degli investitori per la diversificazione si sta intensificando con la ricerca di un’esposizione più ampia tra regioni, settori e stili di investimento, e le small cap la offrono grazie alla composizione settoriale distinta e la tendenza a essere più focalizzate a livello locale…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.