Secondo la casa d’investimento l’attuazione del piano Draghi potrebbe consentire all’Europa di recuperare terreno, rafforzando la competitività e sostenendo l’industria e la tecnologia
L’introduzione di dazi negli Stati Uniti potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita globale nella seconda metà dell’anno e aumentare l’inflazione statunitense. Il sostegno al mercato ne risulterebbe ridotto. “Tuttavia” fanno notare gli esperti di Edmond de Rothschild AM nel loro outlook “il bilancio statunitense per il 2026, attualmente in discussione, propone uno stimolo pari all’1% del PIL. Uno spiraglio per una ripresa temporanea nonostante il rallentamento previsto”.
LE DISCUSSIONI DI WASHINGTON CON PECHINO E CON L’EUROPA
“Le discussioni tra Washington e Pechino potrebbero protrarsi, mentre quelle con l’Europa potrebbero essere complesse. Per la seconda metà dell’anno, abbiamo deciso di mantenere un leggero sottopeso sulle azioni, in particolare quelle statunitensi, e sul dollaro” rivela Benjamin Melman, Chief Investment Officer di Edmond de Rothschild AM, nella presentazione dell’outlook sui mercati…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.