La stagione della dichiarazione dei redditi è alle porte, e con essa arriva la possibilità per molte famiglie italiane di recuperare parte delle spese sostenute per l’istruzione dei figli. Il modello 730/2025 rappresenta uno strumento utile per accedere alle detrazioni fiscali previste per le spese scolastiche, a condizione di rispettare regole ben precise. Comprendere quali costi possono essere portati in detrazione e in che misura è fondamentale per ottenere il massimo beneficio fiscale.
Cosa è successo
Il sistema di detrazioni è regolato dall’articolo 15 del TUIR e consente un rimborso pari al 19% delle spese sostenute per l’istruzione, entro determinati limiti. Per scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, il tetto massimo è fissato a 1.000 euro per studente, identificabili con il codice 12 nel modello 730. Questo significa che le famiglie possono ottenere un risparmio massimo di 190 euro a figlio.
Per le spese universitarie, invece, si utilizza il codice 13. Le università non statali hanno tetti di detrazione specifici, determinati annualmente dal Ministero dell’Istruzione. Tra le spese detraibili rientrano tasse scolastiche, contributi obbligatori e volontari, gite, assicurazioni e attività integrative. Restano escluse le spese per libri, cancelleria e trasporto.
Un caso particolare riguarda i conservatori musicali, le cui spese sono assimilate a quelle universitarie e seguono le stesse regole del codice 13. Questo estende le agevolazioni anche a chi investe nell’educazione artistica dei propri figli, offrendo pari opportunità rispetto ai percorsi accademici tradizionali.
Perché è importante
La corretta tracciabilità dei pagamenti è essenziale: solo i pagamenti elettronici (bonifici, carte, assegni) danno diritto alla detrazione. I contanti non sono validi, un errore che può compromettere il beneficio.
Attenzione va posta anche nella compilazione del modello 730, in particolare nella sezione quadro E, righi E8-E10, dove indicare correttamente le spese. Un’assistenza professionale può fare la differenza in termini di precisione e sicurezza.
Infine, conoscere nel dettaglio la normativa consente alle famiglie di pianificare meglio le proprie spese scolastiche, trasformando un costo inevitabile in un’opportunità concreta di risparmio.
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