Analog Devices, Inc. (NASDAQ:ADI) è in trattative per l’acquisizione del collega produttore di chip Maxim Integrated Products Inc (NASDAQ:MXIM). L’acquisizione rappresenterebbe il maggiore accordo di fusione registrato nel 2020.
Cosa è successo
Analog sta negoziando un accordo “all-stock” da 20 miliardi di dollari con Maxim. La cifra è ben al di sopra dell’attuale valutazione di 17 miliardi di dollari della compagnia.
L’accordo potrebbe concludersi già questo lunedì, ma esiste anche la possibilità che le trattative saltino. Infatti, in passato le società hanno intrattenuto colloqui di fusione.
Il Wall Street Journal riporta che, nel caso in cui si arrivasse a un accordo, gli azionisti Maxim riceverebbero il 30% di proprietà dell’entità combinata valutata a circa 70 miliardi di dollari, compreso il debito, ha osservato il Journal.
Perché è importante
Come riportato dal WSJ, i dati di Dealogic, una piattaforma finanziaria proprietaria, indicano che la possibile fusione tra Analog e Maxim sarebbe la più grande di quest’anno negli Stati Uniti.
I chip di Maxim, con sede a San Jose, in California, sono utilizzati in applicazioni industriali, automobilistiche e sanitarie.
Una fusione tra Maxim e Analog creerebbe una società in grado di competere con Texas Instruments Inc (NYSE:TXN), leader nel segmento dei semiconduttori analogici da 119 miliardi di dollari.
Simili accordi sono stati ostacolati in passato dalle autorità: ad esempio, Broadcom Inc (NASDAQ:AVGO) non è riuscito ad acquisire QUALCOMM, Inc (NASDAQ:QCOM) poiché l’accordo è stato bloccato dalle autorità statunitensi nel 2018.
Movimento dei prezzi
Venerdì, le azioni di Analog Devices hanno chiuso in rialzo dello 0,20%, in rialzo, a 124,50 dollari, mentre le azioni Maxim hanno chiuso in ribasso dello 0,59% a 64,09 dollari.