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    Homepage » Boom delle azioni delle terre rare, ma non avere una riserva è “scandaloso”

    Boom delle azioni delle terre rare, ma non avere una riserva è “scandaloso”

    Namrata SenBy Namrata Sen14/10/2025 Azioni 3 min. di lettura
    Boom delle azioni delle terre rare, ma non avere una riserva è “scandaloso”
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    Jeremy Siegel, economista di grande esperienza, ha sollecitato la creazione di una riserva strategica di materiali delle terre rare negli Stati Uniti per contrastare il predominio della Cina in questo settore.

    Siegel: “È scandaloso non disponiamo di una riserva”

    Siegel, intervenendo lunedì al programma “Squawk Box” della CNBC, ha affermato che il controllo della Cina sui materiali delle terre rare rappresenta da tempo una minaccia per le catene di approvvigionamento occidentali. Ha proposto la creazione di una riserva strategica di questi metalli negli Stati Uniti.

    “È scandaloso che non disponiamo di una riserva strategica di terre rare [e] che permettiamo alla Cina di monopolizzare il 90% della raffinazione dei materiali delle terre rare”, ha affermato Siegel.

    “Dove eravamo quando abbiamo compreso l’importanza di questi materiali?”

    Attualmente la Cina estrae quasi tre quarti dei minerali delle terre rare mondiali e ne lavora il 90%. Ciò è diventato un problema significativo nel contesto della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, con il presidente Donald Trump che ha minacciato di imporre dazi su Pechino per contrastare le restrizioni alle esportazioni di terre rare.

    Siegel si è detto fiducioso che il conflitto commerciale sarà risolto, affermando che “non sarà troppo negativo” per nessuno dei due paesi. È anche convinto che Trump voglia negoziare meglio e risolvere la questione fissando una data più lontana. “… vuole che la questione sia risolta”.

    Le azioni delle terre rare in rialzo grazie agli investimenti di JP Morgan

    Gli esperti hanno suggerito che gli Stati Uniti dispongono di diverse opzioni per garantire la propria produzione di terre rare, sebbene avvertano della presenza di sfide significative. Gli Stati Uniti possiedono la maggior parte dei 17 elementi di terre rare e dei 50 minerali critici, e si prevede che l’industria risponderà se il governo attuerà strategie a sostegno dello sviluppo di una catena di approvvigionamento interna di terre rare.

    Nel frattempo, i titoli delle terre rare come Critical Metals Corp. (CRML) e USA Rare Earth Inc. (USAR) hanno chiuso lunedì rispettivamente in rialzo del 55,41% e del 18,36%, trainati dagli sviluppi geopolitici. Le mosse politiche degli Stati Uniti, le tensioni commerciali con la Cina e l’impegno di un investimento da 1,5 trilioni di dollari da parte di JPMorgan Chase (JPM) hanno dato impulso al settore.

    Potrebbe interessarti: Terre rare: il governo USA scommette su quest’azienda e le azioni volano


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