5 punti per gli investimenti nella seconda metà del 2020

5 punti per gli investimenti nella seconda metà del 2020
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La prima metà del 2020 è stata una delle più insolite degli ultimi tempi. La pandemia di COVID-19 continua a dilagare negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Tuttavia, Wall Street ha retto abbastanza bene in questo primo semestre caratterizzato dalla volatilità e l’SPDR S&P 500 ETF Trust (ARCA:SPY) ha registrato solo un calo complessivo del 2,2%, grazie anche all’intervento della Federal Reserve, che ha attuato una serie di misure di stimolo senza precedenti.

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La grande incertezza economica preoccupa gli investitori sull’andamento del mercato nella seconda metà dell’anno. Nel suo nuovo rapporto sulle prospettive di investimento del secondo semestre, John Lynch, Chief Investment Officer di Comerica, ha elencato cinque modi che possono aiutare a capire quale sarà la performance dell’S&P 500 nei prossimi due trimestri

1. La politica monetaria e fiscale globale

Indipendentemente dalla gravità dell’impatto della pandemia di COVID-19 sull’economia degli Stati Uniti, secondo Lynch sembra che la Fed sia disposta a fare tutto il possibile al fine di sostenere l’economia. Per Lynch, parrebbe che la Fed stia passando dall’essere una banca centrale a una banca commerciale, come dimostra la sua intenzione di espandere il bilancio da circa 4 trilioni di dollari a circa 7 trilioni di dollari in poche settimane.

2. Le elezioni presidenziali del 2020 negli Stati Uniti

Lynch ha affermato che i risultati deludenti per il presidente Trump negli ultimi sondaggi indicano che le azioni potrebbero registrare un calo man mano che ci si avvicina alle presidenziali. Storicamente, l’S&P 500 ha ottenuto buoni risultati in occasione delle elezioni quando il presidente in carica riguadagnava la Casa Bianca e ha invece registrato una performance negativa quando le elezioni hanno portato alla vittoria del candidato di opposizione.

3. Gli aggiornamenti dell’outlook economico globale

Gli analisti di Comerica si aspettano che nel 2020 il PIL diminuisca del 4,2% negli Stati Uniti e del 4,9% a livello globale. Prevedono tuttavia un aumento del 4,1% del PIL statunitense e un incremento del 5,4% del PIL globale nel 2021, suggerendo una forte ripresa.

4. I tassi di interesse e le obbligazioni rappresentano il prossimo fattore chiave

La Federal Reserve ha indicato che i tassi di interesse rimarranno vicini allo 0% nel prossimo futuro, e persino i rendimenti dei buoni del Tesoro statunitensi a 10 anni sono ora inferiori allo 0,7%. Lynch ha dichiarato che allo stato attuale predilige le obbligazioni investment grade a quelle corporate ad alto rendimento, data la possibilità di insolvenza legato alla crisi.

5. Gli investitori dovrebbero monitorare i profitti aziendali e le valutazioni azionarie

Lynch prevede una maggiore volatilità dei prezzi delle azioni nonché valutazioni azionarie superiori alla media in quanto si paventa un forte rimbalzo della redditività per il prossimo anno.

Purtroppo, anche con valutazioni superiori al consueto, per Lynch è difficile che si registrino ulteriori rialzi nell’S&P500 nella seconda metà dell’anno, affermando che il range 3.000 – 3.250 è un valore equo per l’S&P500 basato su un rapporto PE a 12 mesi di circa 25.

“Considerando che i tassi di interesse e l’inflazione sono ben al di sotto delle medie storiche, riteniamo che i rapporti P/E possano permanere al di sopra delle norme storiche senza mettere a rischio i portafogli diversificati nel lungo termine”, ha scritto Lynch.

Il punto di vista di Benzinga

Il divario tra l’economia reale e il mercato azionario mette a disagio molti investitori in merito alla sostenibilità del rally di mercato dopo i minimi di marzo. Tuttavia, il mercato azionario sembra lungimirante e i trader non dovrebbero trascurare l’impatto che gli stimoli della Federal Reserve, apparentemente illimitati, a sostegno del mercato hanno sulla disponibilità degli investitori ad assumere rischi a fronte di valutazioni molto più elevate.