Google rinuncia ad offrire il suo prodotto cloud in Cina

Il progetto “Isolated Region” non vedrà la luce in territorio cinese a causa di motivazioni geopolitiche

Google rinuncia ad offrire il suo prodotto cloud in Cina
2' di lettura

Google, di proprietà di Alphabet Inc (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG), ha deciso che non renderà disponibile il suo nuovo servizio cloud, “Isolated Region”, in Cina e in altri mercati sensibili.

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Cosa è successo

Isolated Region era un’iniziativa che mirava ad aiutare i Paesi a mantenere il controllo dei dati all’interno dei propri confini e si pensava che avrebbe rappresentato un “notevole cambiamento di strategia”, secondo le fonti di Bloomberg.

L’iniziativa avrebbe permesso a Google di creare servizi di cloud computing controllati da una terza parte – ad esempio un’agenzia governativa o una compagnia locale – che avrebbe permesso al colosso dei motori di ricerca di separare l’installazione di questa parte del cloud dai suoi data center e dalle reti di computer esistenti.

Le fonti di Bloomberg hanno rivelato che Google ha chiuso l’iniziativa Isolated Region a maggio, a causa delle crescenti preoccupazioni geopolitiche e della crisi del COVID-19.

Il piano di Google era di vendere servizi cloud in quelli che definisce “mercati sensibili alla sovranità”, come la Cina e l’Unione Europea.

Un portavoce di Google ha negato che Isolated Region sia stato chiuso a causa delle tensioni geopolitiche o della pandemia, attribuendo invece la chiusura del progetto ad “altri approcci” che la società stava perseguendo e che “offrivano risultati migliori”.

Il portavoce ha affermato che Google non offre e “non ha offerto servizi di piattaforma cloud all’interno della Cina”.

Perché è importante

Si pensava che il progetto, avviato nel 2018, fosse indirizzato alla Cina, dove la normativa prevede che le aziende occidentali si uniscano a una società partner cinese per fornire servizi di dati o di rete, secondo quanto riportato da Bloomberg.
A differenza dei rivali, Amazon Inc (NASDAQ:AMZN) e Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT), Google non vende servizi cloud in Cina.

Già tre anni fa il gruppo di Mountain View aveva intrapreso una serie di iniziative volte a vendere questo tipo di servizi, che erano stati successivamente sospesi da quando Thomas Kurian è subentrato come CEO di Google Cloud.

Nel 2019 il segmento cloud di Google ha generato ricavi per 8,9 miliardi di dollari, con un incremento del 53% rispetto all’anno precedente.

Movimento dei prezzi

Nell’after-hours di mercoledì le azioni di classe A di Alphabet hanno avuto un rialzo dello 0,16%, a 1.506 dollari. Il titolo aveva chiuso la sessione regolare in rialzo dello 0,92%, a 1.503,60 dollari.

Nell’after-market le azioni di Classe C della società sono aumentate dello 0,33%, a 1.501 dollari e la sessione ordinaria era stata chiusa in rialzo dello 0,73%, a 1.496 dollari.