Dopo mesi di slancio senza precedenti, l’S&P 500 ha messo in scena l’inversione più rapida nei 63 anni di storia dell’indice, passando da una posizione di recessione al raggiungimento di nuovi massimi storici. In termini concreti, l’indice ha perso e riacquistato quasi un terzo del suo valore in soli sei mesi.
Col momentum generale che di primo acchito sembra attraente, i trader sono ansiosi di sapere se le compagnie leader all’interno dell’indice continueranno a spingerlo più in alto o se saranno altri i nomi che potrebbero suonare la carica verso vette inesplorate.
Diamo un’occhiata ad alcune delle recenti attività di mercato e vediamo in anteprima alcuni dei titoli che il sistema di intelligenza artificiale predittiva di VantagePoint analizzerà nella prossima sessione live di formazione online.
Le aziende tech fissano il livello
Proseguendo su un trend che dura da anni, le principali componenti tecnologiche dell’S&P 500 rimangono tra i migliori titoli dell’indice.
Uno sguardo alle performance di questi titoli nel periodo recente indica un quadro chiaro sull’entusiasmo del mercato per il settore tecnologico nell’attuale scenario caratterizzato dal Covid; quest’anno Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT) ha aumentato di oltre il 15% la sua capitalizzazione di mercato, mentre Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) è recentemente diventata la prima azienda in assoluto a superare i 2 trilioni di dollari di valutazione, dopo che da inizio anno il titolo ha guadagnato circa il 60%.
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Anche altri titoli tech con alte valutazioni, come Alphabet, Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) e Facebook, Inc. (NASDAQ:FB), si sono comportati in modo simile.
Tuttavia queste valutazioni elevate hanno anche messo molte blue chip del tech in una posizione difficile dal punto di vista tecnico, con molte di esse che hanno lateralizzato per gran parte dell’estate.
I titoli che hanno arrancato mostrano segni di forza
Sebbene i titoli tecnologici siano in grado di raggiungere nuovi picchi, ci sono molti altri componenti dell’S&P 500 che hanno contribuito ai nuovi massimi dell’indice pur senza superare i record precedenti; se dovesse persistere l’entusiasmo di mercato, potenzialmente tali componenti avrebbero spazio per correre in Borsa.
General Motors Company (NYSE:GM), ad esempio, a luglio e agosto ha registrato guadagni del 20%, avvicinandosi a un nuovo massimo semestrale dopo la notizia che la società avrebbe indirizzato maggiori risorse allo sviluppo dei veicoli elettrici; sebbene le azioni rimangano circa il 18% al di sotto dei massimi del 2020 dopo la svendita di marzo che ha colpito duramente i titoli industriali, la disparità di prezzo potrebbe dare al titolo spazio per correre, mentre gli investitori continuano a osservare l’evoluzione delle iniziative dell’azienda in ambito veicoli elettrici.
La vendita al dettaglio è un altro settore duramente colpito che durante l’estate si è rilevato affidabile, in parte grazie alla solida performance degli utili nel periodo di consegna più recente. Target Corporation (NYSE:TGT) e L Brands, Inc. (NYSE:LB) sono tra quelli che sono maggiormente rimbalzati in Borsa grazie ad utili migliori del previsto, raggiungendo di conseguenza nuovi massimi a 52 settimane.
Altri nomi nel retail si sono mossi in sintonia con questo schema, in particolare The Gap, Inc. (NYSE:GPS), che sul finire di agosto si sta avvicinando a un nuovo massimo semestrale. La società pubblicherà il rapporto il 27 agosto, il che potrebbe causare un drastico movimento del titolo in entrambe le direzioni, a seconda della qualità dei risultati.
Cosa succederà dopo?
Sebbene il mercato a volte possa sembrare imprevedibile, è stato dimostrato che il software di apprendimento automatico avanzato a doppio brevetto di VantagePoint anticipa le tendenze del mercato fino a 3 giorni con un tasso di precisione dell’87,4%.
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