Durante la settimana i prezzi del petrolio greggio hanno guadagnato oltre l’11%, dopo la notizia relativa all’efficacia del vaccino di Pfizer Inc. (NYSE:PFE) di lunedì. Anche l’aumento dei casi di COVID-19 ha alimentato le speranze del mercato, con la previsione che i principali produttori di petrolio rimanderanno a gennaio l’aumento della fornitura di greggio pianificata, come riferisce Reuters.
Giovedì, all’ultimo controllo, i futures sul greggio WTI si attestano a 41,67 dollari, in rialzo dello 0,53%, mentre i futures sul Brent sono aumentati dello 0,52%, a 44,03 dollari.
Mercoledì il ministro dell’energia algerino, Abdelmadjid Attar, ha dichiarato che l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati guidati dalla Russia (OPEC+) potrebbero estendere i tagli alla produzione di petrolio fino al 2021 o anche oltre qualora fosse necessario, ha osservato Reuters.
Per gennaio l’OPEC+ aveva previsto di ridurre l’attuale taglio di 7,7 milioni di barili al giorno (BPD) di 2 milioni di BPD, ma la scorsa settimana Attar ha dichiarato che il gruppo sta valutando un’estensione fino alla fine di marzo.
Il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita ha affermato che l’accordo sui tagli pianificato potrebbe essere “modificato” se ci sarà consenso tra i membri.
L’OPEC+ ha ridotto le sue previsioni in merito alla crescita della domanda di petrolio per il 2021, motivandolo con l’aumento dei casi di COVID-19.
Perché è importante: mentre in settimana i prezzi del petrolio riscontravano un aumento grazie alle notizie positive in materia di vaccini, il direttore della ricerca sulle materie prime della National Australia Bank, Lachlan Shaw, ha dichiarato: “ci vorrà del tempo prima che vengano implementati i vaccini, e quindi occorrerà del tempo prima che la domanda venga impattata positivamente”.
Secondo Shaw, la domanda di carburante rimane sotto pressione a causa del numero crescenti di casi Covid in Europa, Stati Uniti e America Latina.
L’OPEC+ aveva affermato che nel 2021 la domanda avrebbe registrato un rimbalzo più lento di quanto precedentemente previsto.
ETF sul greggio da tenere d’occhio: United States Oil ETF (NYSE:USO), United States 12 Month Oil Fund (NYSE:USL), United States Brent Oil Fund (NYSE:BNO), Invesco DB Oil ETF (NYSE:DBO).