Mercati globali: Asia, Europa e USA risentono dei casi Covid

L’aumento dei casi di COVID-19 pesa sui listini asiatici, europei e statunitensi

Mercati globali: Asia, Europa e USA risentono dei casi Covid
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L’impatto determinato dall’aumento dei casi di COVID-19 si riflette nell’andamento dei mercati globali, mentre gli investitori portano a casa profitti dopo il massiccio rally delle ultime due settimane; martedì i principali indici statunitensi hanno riscontrato un calo e nei primi scambi del mercoledì hanno proseguito l’andamento discendente.

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Mercoledì, all’ultimo controllo, i futures sull’indice Dow Jones sono in ribasso dello 0,25% e quelli sull’S&P 500 segnano -0,26%; i futures sul greggio WTI sono in aumento dello 0,87%, a 41,79 dollari, mentre quelli sull’oro scendono dello 0,24%, a 1.880,50 dollari; il rendimento dei Treasury decennali è sceso di 2,3 punti base, allo 0,849%.

Asia: l’indice giapponese Nikkei ha avuto un tonfo dell’1,1% a causa dell’aumento dei casi di COVID-19 a Tokyo; ad ottobre la bilancia commerciale del Paese è migliorata in modo significativo, raggiungendo un surplus di 872,9 miliardi di yen, con le importazioni in calo su base annua del 13,3%.

Mercoledì l’indice cinese Shanghai Composite ha chiuso in rialzo dello 0,22%, mentre gli investitori hanno apprezzato l’impegno del governo per ulteriori misure di sostegno all’economia. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,48%.

L’indice australiano S&P/ASX 200 è cresciuto dello 0,51%, con i guadagni dei titoli finanziari che hanno spinto l’indice ai massimi di nove mesi; nella tarda giornata di oggi è prevista la pubblicazione dei dati sul tasso di disoccupazione.

L’indice indiano Nifty segna +0,25%; il sudcoreano KOSPI ha chiuso la giornata guadagnando lo 0,26%.

Europa: mercoledì, al momento della pubblicazione, l’Euro Stoxx 50 viene scambiato in ribasso dello 0,07%; nella giornata di oggi si attendono i dati sull’indice dei prezzi al consumo.

Mercoledì, all’ultimo controllo, l’indice FTSE 100 di Londra è sceso dello 0,29%, dopo che il dato di ottobre sull’indice dei prezzi alla produzione del Paese è sceso su base annua dell’1,4%, mancando le stime di consenso che prevedevano un calo dello 0,7%; sempre per il mese di ottobre, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto su base annua dello 0,7% ed è rimasto invariato su base mensile, superando le stime di consenso su entrambi i fronti; infine, sempre ad ottobre, il numero di immatricolazioni auto è diminuito su base annua dell’1,6% e su base mensile del 57%.

L’indice tedesco DAX 30 è in calo di appena lo 0,02%, dopo che le immatricolazioni auto per il mese di ottobre hanno avuto una flessione su base annua del 3,6% ma sono cresciute su base mensile del 3,4%; i titoli automobilistici e industriali sono in ribasso.

L’indice francese CAC 40 perde lo 0,08%, dopo che le immatricolazioni di auto ad ottobre hanno fatto segnare un -9,5% su base annua. Al momento della pubblicazione, l’indice spagnolo IBEX 35 è stabile.

Trading sul forex i futures sull’indice del dollaro sono in ribasso dello 0,17%, a 92,245; il dollaro si è indebolito nei confronti dell’euro dello 0,19%, a 1,1883 dollari, ha perso lo 0,34% contro la sterlina, a 1,3285 dollari, e ha lasciato sul terreno lo 0,20% contro lo yen giapponese, a 103,97 yen.