Recovery Fund: il calcio di rigore che l’Italia non può sbagliare

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Secondo Andrea Delitala e Marco Piersimoni (Pictet Asset Management) l’Italia deve necessariamente sfruttare l’occasione attuale per fare le riforme e presentarsi tra qualche anno con una ritrovata competitività

Nello scenario base elaborato dall’OCSE occorrerà attendere l’ultimo trimestre del 2021 prima di rivedere il PIL globale tornare al livello di fine 2019. Tuttavia, le molteplici variabili in gioco rendono particolarmente complicate le previsioni economiche per il prossimo anno: basti pensare che la forbice tra scenario migliore e quello peggiore dell’OCSE è di 7.000 miliardi di dollari, circa l’8% del PIL mondiale pari a quasi 88.000 miliardi a fine 2019.

PROFONDE FRATTURE SUL PIANO ECONOMICO E SOCIALE

“Lo stato di estrema incertezza non è l’unico lascito di questo 2020. Come un devastante terremoto, la pandemia ha prodotto delle profonde fratture sul piano economico e sociale”, sottolineano Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset, e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management. Tra gli aspetti più evidenti, l’ampliamento a livello globale del differenziale di crescita tra i Paesi emergenti, con l’Asia e la Cina in testa, e i Paesi sviluppati, con l’Europa indietro. In aumento pure la disuguaglianza tra classi sociali, con i ceti a reddito basso più colpiti dall’ondata di disoccupazione provocata dalla pandemia…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.