Lunedì l’amministratore delegato di Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) Elon Musk, in risposta a un tweet che spiega nel dettaglio perché il prezzo di Dogecoin (DOGE) potrebbe aumentare, ha suggerito che la criptovaluta nata per scherzo sia “inflazionistica”, ma non in modo “significativo”, il che le dà un vantaggio rispetto a Bitcoin ( BTC).
Cosa è successo: “Doge sembra essere inflazionistica, ma non lo è in modo significativo (numero fisso di monete per unità di tempo)”, ha detto Musk, “mentre BTC è probabilmente deflazionistica fino all’eccesso”.
“Idealmente la velocità di transazione di Doge dovrebbe essere più veloce di qualche ordine di grandezza”, ha aggiunto l’imprenditore miliardario.
Negli ultimi giorni Musk ha twittato in modo compulsivo su Dogecoin; anche altri, fra cui Snoop Dogg, il frontman dei Kiss Gene Simmons e lo YouTuber MrBeast si sono uniti alla discussione.
Quando un utente di Twitter ha sottolineato che soltanto 20 indirizzi contengono circa il 50% di tutti i Dogecoin e che un indirizzo da solo contiene 36,8 miliardi di Dogecoin, Musk ha affermato che la cifra “sembra un po’ alta”.
Perché è importante: al momento Dogecoin vanta la seconda maggior offerta in circolazione fra tutte le criptovalute, con 128,27 miliardi di monete – seconda solo a quella di BitTorrent (BTT).
La criptovaluta inizialmente aveva un’offerta illimitata, fino a quando il co-fondatore Jackson Palmer non ha deciso diversamente nel 2014; ma anche in base alle nuove condizioni, ogni anno possono essere creati 5 miliardi di nuovi Dogecoin. Al contrario, Bitcoin ha un’offerta limitata di 21 milioni di monete, 18,6 milioni delle quali sono già in circolazione.
Lunedì, al momento della pubblicazione, Dogecoin ha avuto un’impennata del 25% a 0,0718 dollari; domenica la criptovaluta ha toccato il massimo storico di 0,0814 dollari.