Armani apre a un futuro con un partner italiano

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Lo stilista ha detto a Vogue America che non esclude di “collaborare con un’importante azienda italiana”, ma non vuole smettere di “lavorare e decidere”

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Re Giorgio non regnerà più da solo. Forse. È quanto ha lasciato intendere, in un’intervista a Vogue America, lo stesso Giorgio Armani, affermando che “non è strettamente necessario” continuare a guidare il proprio impero in totale autonomia. “Si potrebbe pensare alla liaison con un’importante azienda italiana”. Quale, però?

LA FONDAZIONE GIORGIO ARMANI E I SUCCESSORI

Prima di considerare l’eventuale join venture all’insegna del made in Italy, occorre fare una premessa. Da anni lo stilista – recentemente eletto da Forbes quinto uomo più ricco d’Italia – ha definito il futuro assetto della sua azienda. Nel 2016 ha costituito una Fondazione che porta il suo nome e che si propone di continuare a investire in eccellenza e innovazione, portando avanti anche progetti di utilità sociale. Tali obiettivi – disse Armani al momento dell’inaugurazione – sarebbero stati “in continuità” con l’impegno profuso in quasi 50 anni di attività. Una “continuità garantita” – concludeva l’imprenditore – “dalla Fondazione e dai miei eredi”. Dunque, già cinque anni fa “Re Giorgio” confermava le disposizioni testamentarie secondo cui Leo Dell’Orco, storico braccio destro dello stilista, la sorella Roberta e i nipoti Andrea Camerana, Silvana e Roberta Armani, saranno suoi successori. ..

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.