L’inflazione non spaventa la Federal Reserve: “Presto per ridurre gli acquisti”

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Il capo della banca centrale Powell conferma la politica accomodante, servirà tempo per dichiararsi soddisfatto dei progressi dell’economia, comunque in robusta ripresa. Tassi invariati

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Nessuna sorpresa dal comunicato emesso dopo la due giorni del FOMC della Fed, che ha lasciato invariata la politica monetaria, con i tassi praticamente a zero e gli acquisti del Quantitative Easing che vanno avanti invariati, anche se l’economia sta ripartendo bene e l’inflazione mostra segni di risveglio. Nella conferenza stampa seguita alla riunione il presidente della banca centrale Jay Powell ha usato termini più aggressivi, chiudendo con decisione la porta a qualsiasi ipotesi di riduzione degli acquisti di titoli, allontanando così i timori di tapering, e sottolineando che la Fed avrà bisogno di tempo prima di dichiararsi soddisfatta dei progressi dell’economia, che verranno misurati non solo in termini di crescita del PIL ma soprattutto dai numeri dei nuovi posti di lavoro che verranno creati.

INFLAZIONE LEGATA AL MERCATO DEL LAVORO

Powell ha legato il tema inflazione alle dinamiche del mercato del lavoro, sottolineando che ci vorrà ancora molto tempo perché i prezzi al consumo comincino a risentire di tensioni derivanti da livelli molto elevati di occupazione, per cui ogni ritorno dell’inflazione nei prossimi mesi è da ritenersi assolutamente temporaneo, e quindi non tale da giustificare movimenti importanti al rialzo dei rendimenti dei Treasury americani sulle scadenze lunghe. Il mercato ha apprezzato le parole di Powell senza lasciarsi però prendere da eccessivi entusiasmi. I tre principali indici di Wall Street sono rimasti contrastati ma hanno recuperato dai minimi della mattinata solo per poi tornare indietro, mentre sui Treasury sono tornati gli acquisti che hanno compresso i rendimenti in area poco sopra l’1,6%…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.