La sfida nell’assicurarsi una vita più lunga e più sana è stata al centro di “Investire nella scienza della longevità: i nuovi farmaci e terapie progettati per prolungare la durata della vita”, un dibattito tenutosi giovedì durante la Conferenza Globale di Benzinga sulle Small Cap che ha offerto informazioni su tre imprese farmaceutiche nate per allentare le difficoltà del processo di invecchiamento.
Invecchiare in forma migliore: Robert Fried, amministratore delegato di ChromaDex (NASDAQ:CDXC), ha spiegato nei dettagli il focus della sua azienda sull’inversione del declino indotto da invecchiamento della nicotinamide adenina dinucleotide (NAD+), un coenzima coinvolto in processi metabolici cellulari determinanti, fra cui metabolismo energetico e cell repair.
La ricerca di ChromaDex sulla NAD+ si concentra sul riboside di nicotinamide, che l’azienda ha commercializzato come ingrediente di punta del Tru Niagen, a sua volta venduto come integratore alimentare nel Regno Unito, a Hong Kong e Singapore e che il mese prossimo sarà introdotto in 3.800 negozi Walmart (NYSE:WMT) in tutti gli Stati Uniti.
Fried ha affermato che il 60% dei ricavi dell’azienda è basato sull’e-commerce e ha riconosciuto che il prezzo al dettaglio di Tru Niagen è alto: una bottiglia da 30 capsule costa 47,30 dollari su Amazon (NASDAQ:AMZN); il prezzo riflette le complessità del processo di produzione, ha dichiarato Fried.
“Renderlo stabile e renderlo sicuro, e farlo nel modo corretto, è un processo costoso”, ha proseguito il CEO di ChromaDex; “Noi non lo vediamo come un marchio di lusso ma come un brand di altissima qualità perché il prodotto che offriamo è straordinariamente efficace. A differenza della stragrande maggioranza degli integratori alimentari, questo avrà un impatto fisiologico immediato sul corpo e abbiamo numerosi studi clinici che lo dimostrano”.
Fried afferma che nel 2020 la società ha realizzato ricavi per circa 16 milioni di dollari e che alla fine del primo trimestre deteneva liquidità per circa 45 milioni, definita dal CEO come “liquidità sufficiente per consentirci di raggiungere il pareggio del flusso di cassa”.
Sonno più tranquillo: il valore terapeutico di una buona nottata di sonno risente dell’insorgenza dell’apnea notturna che interrompe il processo di assopimento. Kirk Huntsman, amministratore delegato di Vivos Therapeutics, Inc. (NASDAQ:VVOS), ha discusso delle tecnologie offerte dalla sua azienda e che sono progettate per affrontare questo problema, il quale ha un vasto mercato di riferimento.
“Si stima che un numero di un miliardo di persone sulla Terra soffrono di apnea ostruttiva del sonno”, ha dichiarato Huntsman, “e di questo miliardo di persone, la stragrande maggioranza – fino all’80% o al 90% – non sa nemmeno di averla, e quindi rimane non diagnosticata e non trattata”.
Le soluzioni di Vivos includono consulenza di un medico e un dentista per determinare l’algoritmo esclusivo del ritmo delle frequenze radio del paziente, che consente la creazione di un dispositivo orale da indossare durante il sonno.
“I nostri apparecchi orali fanno in modo di aprire le vie aeree in circa 12-24 mesi nella maggior parte dei pazienti”, ha detto Huntsman, aggiungendo che in seguito questi ultimi “hanno un aspetto migliore, si sentono meglio, hanno più energie e tutti i problemi a valle associati all’apnea ostruttiva del sonno tendono a dissiparsi”.
Huntsman ha dichiarato che la sua azienda ha una capitalizzazione di mercato di 120 milioni di dollari e liquidità per circa 38 milioni in bilancio.
Mitigare il processo di invecchiamento: Geoff Green, CEO di Longeveron (NASDAQ:LGVN), ha descritto la missione della sua azienda nel trattare le condizioni legate all’invecchiamento, fra cui l’avanzamento della fragilità fisica e il morbo di Alzheimer.
“L’obiettivo generale è quello di utilizzare il meccanismo di riparazione endogena del corpo, le cellule molto specializzate che esistono in tutti i nostri corpi”, ha affermato Green.
“Sono chiamate cellule di segnalazione aggiuntive e noi cerchiamo di sfruttare queste proprietà per stimolare la riparazione e la rigenerazione dei tessuti e degli organi danneggiati con l’avanzare dell’età, dunque stiamo davvero migliorando il modo in cui preserviamo l’indipendenza, e stiamo migliorando la qualità della vita dei pazienti”.
Il principale prodotto sperimentale dell’azienda, il Lomecel-B, deriva da cellule di segnalazione medicinali espanse in coltura provenienti dal midollo osseo di giovani donatori adulti sani.
Longeveron, nell’ambito di una sperimentazione clinica di fase 2 con Lomecel-B, ora prevede di avviare tre nuovi studi clinici negli Stati Uniti e in Giappone, che Green ha definito come “due dei maggiori andamenti demografici sull’invecchiamento nel mondo”.
Green ha dichiarato che, grazie alla “recentissima IPO di Longeveron al NASDAQ, abbiamo 24,5 milioni di dollari in bilancio alla fine del primo trimestre, il che ci dà abbastanza liquidità per durare bene fino al quarto trimestre del 2022, il che ci consentirebbe di raggiungere una serie di elementi catalizzatori interni relativi alla nostra pipeline di sviluppo clinico”.
(Foto di Michal Jarmoluk/Pixabay)