Apple, al via data center in Cina per conservare dati locali

Iniziano le operazioni nella sede di Guizhou malgrado le critiche recentemente rivolte ad Apple

Apple, al via data center in Cina per conservare dati locali
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Il data center di Apple Inc (NASDAQ:AAPL), gestito da un’azienda locale, ha dato il via alle operazioni nella provincia sud-occidentale di Guizhou, in Cina – come riportato giovedì da AppleInsider.

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Cosa è successo: il data center memorizzerà i dati dei clienti cinesi di Apple, che secondo le normative locali devono essere conservati a livello nazionale.

Guizhou-Cloud Big Data (GCBD) gestirà il data center del colosso tech californiano, con il primo che sarà proprietario dei dati di Apple iCloud nel Paese asiatico.

Il data center “migliorerà l’esperienza degli utenti cinesi in termini di velocità di accesso e affidabilità del servizio”, hanno riferito i media statali cinesi, secondo Appleinsider.

Perché è importante: il produttore di iPhone ha anche pianificato il lancio di un secondo data center nella regione autonoma della Mongolia Interna, sempre in Cina.

Le normative statunitensi impediscono ad Apple di fornire alle autorità cinesi i dati dei consumatori, ma dato che GCBD ne sarà il proprietario legale, i funzionari cinesi potranno rivolgere le loro richieste a quest’ultima.

La scorsa settimana il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha attaccato pesantemente Apple per essersi piegata al governo cinese e ha condiviso un articolo del New York Times che criticava le iniziative di Apple in Cina in merito ai data center.

L’articolo osservava che Apple ha in gran parte ceduto il controllo dei dati al governo cinese.

Movimento dei prezzi: le azioni Apple hanno chiuso la sessione regolare di giovedì in ribasso di quasi l’1,2% a 125,28 dollari e nella sessione after-hours hanno guadagnato lo 0,61%.