In un contesto di costante carenza di semiconduttori che dallo scorso anno affligge le forniture globali di chip per auto, smartphone ed elettrodomestici, le azioni delle società che producono questi chip hanno registrato buoni risultati nella prima metà del 2021.
Rendimenti da inizio anno
Nei primi sei mesi di quest’anno le azioni delle aziende produttrici di chip quotate negli Stati Uniti hanno ottenuto guadagni a doppia cifra; Nvidia Corp (NASDAQ:NVDA) è in testa a questo gruppo con un rendimento del 53,2%.
Nello stesso periodo, le azioni di Intel Corp (NASDAQ:INTC), azienda che l’anno scorso è stata superata da Nvidia come produttore di chip di maggior valore al mondo, hanno osservato un rialzo del 12,7%.
Le azioni di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (NYSE:TSM), la principale fonderia specializzata in semiconduttori al mondo, hanno registrato un aumento del 10,2% e nello stesso periodo quelle di Micron Technology Inc (NASDAQ:MU) hanno fatto segnare +13%.
A essere coinvolti non sono soltanto i produttori di chip: la carenza sta anche incrementando le opportunità di business per gli intermediari di settore (ovvero i distributori autorizzati), poiché questi sono in grado di reperire i componenti più velocemente.
Dall’inizio dell’anno le azioni di Advanced Micro Devices Inc. (NASDAQ:AMD) sono salite del 2,4%.
Leggi anche: CCIV, Micron, Cuentas: 3 titoli di interesse retail oggi
I servizi di Avnet Inc (NASDAQ:AVT) e Arrow Electronics Inc (NYSE:ARW) sono sempre più richiesti dalle grandi aziende come Intel, Samsung Electronics e altre, che generalmente si affidano ad acquisti diretti e che sono in grado di assicurarsi le forniture in maniera autonoma, secondo un report del WSJ.
Nei primi sei mesi dell’anno le azioni Avnet hanno avuto un aumento del 14%, mentre quelle di Arrow Electronics sono cresciute del 17%.
Perché è importante
La carenza di semiconduttori utilizzati nei componenti auto, negli smartphone e negli elettrodomestici ha aumentato il potere di determinazione dei prezzi di queste società, e molti clienti importanti come Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) sono persino disposti a versare un anticipo.
Leggi anche: Intel, il CEO: crisi chip durerà altri due anni
In alcuni casi, come riportato dal WSJ, gli analisti indicano prezzi per i chip auto cinque volte superiori rispetto a quelli pre-pandemia; da quanto emerso, in alcuni casi estremi l’incremento dei prezzi è di 20 volte superiore.
Movimento dei prezzi
Giovedì le azioni Nvidia hanno chiuso in rialzo dell’1,05% a 808,48 dollari, le azioni Intel hanno chiuso in rosso dello 0,23% a 56,01 dollari, le azioni TSM hanno chiuso in calo dell’1,45% a 118,42 dollari e le azioni Micron hanno chiuso con un -5,73% a 80,11 dollari.