Raiffeisen Capital Management sottolinea lo spazio di recupero rispetto ai mercati sviluppati e la domanda crescente di materie prime, che sarà anche sostenuta dalla svolta globale verso le energie rinnovabili
Le azioni dei Paesi Emergenti, dopo una partenza di 2021 vigorosa, hanno perso slancio quando i rendimenti delle obbligazioni USA hanno iniziato a salire. Dopo la prima metà dell’anno stanno comunque recuperando ma, con un progresso finora del 6,5% circa in dollari, il rialzo messo a segno è solo circa la metà rispetto ai mercati sviluppati, che hanno guadagnato oltre il 12%, trainati soprattutto dagli USA e dall’Europa. La performance complessiva dei mercati emergenti è stata frenata in particolare dalle azioni cinesi che hanno un notevole peso.
QUADRO POSITIVO NEL LUNGO TERMINE
Ma, sottolinea un commento a cura del team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, il quadro a lungo termine resta in ogni caso positivo sia per le obbligazioni che in particolare per le azioni dei Paesi Emergenti, anche se restano alcune incertezze sulle prospettive per i prossimi mesi. I prezzi delle materie prime potrebbero infatti subire una correzione dopo le impennate dell’ultimo anno, mentre il recente calo dei rendimenti USA sulle scadenze lunghe dei Treasury potrebbe essere stato trainato da fattori temporanei, come ricoperture e emissioni del Tesoro USA leggermente inferiori al previsto per le maggiori entrate fiscali…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.