Il presidente di El Salvador e convinto sostenitore di Bitcoin (CRYPTO: BTC), Nayib Bukele, è entrato a far parte della lista delle 100 persone più influenti al mondo stilata dal Time, ma la sua descrizione è tutt’altro che lusinghiera.
Cosa è successo
Il quotidiano americano ha pubblicato un articolo del giornalista messicano Daniel Lizárraga che descriveva Bukele come una persona che “non sopporta critiche o opposizioni”.
Lizárraga ha affermato che il giornale salvadoregno El Faro, di cui è editore, aveva pubblicato un’inchiesta sui negoziati tra il governo di Bukele e le gang di El Salvador, che il presidente aveva liquidato via Twitter, accusando El Faro di mentire.
Il giornalista ha citato tra gli esempi quella volta in cui Bukele si è presentato dinnanzi al parlamento del paese circondato da soldati armati “per fare pressione sui legislatori affinché approvassero il suo bilancio”.
A maggio, il presidente aveva ordinato la rimozione dei giudici della Corte suprema salvadoregna. Lizárraga ha poi scritto che i nuovi eletti avevano stabilito che i presidenti potevano ricoprire due mandati consecutivi.
Bukele viene menzionato tra le 100 personalità più influenti secondo il Time insieme al patron di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), Elon Musk, all’AD di Apple Inc (NASDAQ:AAPL), Tim Cook, e al co-fondatore di Ethereum (CRYPTO: ETH), Vitalik Buterin.
Perché è importante
Lizárraga ha riportato di essere stato espulso da El Salvador a luglio.
Secondo un rapporto del Comitato per la protezione dei giornalisti, l’ufficio immigrazione locale aveva notificato a Lizárraga che il suo permesso di lavoro era stato negato “in quanto non poteva dimostrare di essere un giornalista”.
Secondo CPJ, Bukele aveva precedentemente accusato El Faro di riciclaggio di denaro, senza però fornire alcuna prova, mentre nel 2019 le autorità salvadoregne avevano vietato al giornale di partecipare alle conferenze stampa presso la residenza di Bukele.
La scorsa settimana, El Salvador ha ufficialmente riconosciuto Bitcoin come moneta legale, annunciando “l’acquisto al ribasso” di 150 BTC, che andranno ad aggiungersi alle sue casse.
La decisione ha scatenato un’ondata di violente proteste nella capitale di El Salvador, San Salvador. Un residente ha dichiarato ad Al Jazeera che la misura “non funzionerà per venditori [di cibo di strada], autisti di autobus o negozianti”.
Le manifestazioni non si sono fermate e migliaia di persone sono scese in piazza mercoledì, giorno dell’indipendenza del paese, per proclamare il proprio dissenso. I manifestanti hanno dato fuoco a un bancomat BTC nella capitale, riporta Decrypt.
Stando a quanto riferito, i manifesti avrebbero sventolato cartelli con su scritto “Non vogliamo Bitcoin” e “No alla dittatura”.
Secondo un sondaggio condotto da Reuters presso la Central American University, il 67,9% dei 1.281 intervistati non è d’accordo o è fortemente contraria all’utilizzo di Bitcoin come moneta legale a El Salvador.
Movimento dei prezzi
Al momento della pubblicazione del presente articolo, BTC veniva scambiato in rialzo dell’1,74% a 47,929,64 dollari.