Swetha Ramachandran, Responsabile del fondo Luxury Brands Equity di GAM, parte dalla trimestrale del colosso per fare il punto anche sulle preoccupazioni legate alla Cina, il cui impatto è risultato limitato
LVMH è stata come di consuetudine la prima azienda del lusso a pubblicare la trimestrale, e con la natura diversificata del suo business che spazia tra Moda e Pelle, Vini e Liquori, Orologi e Gioielli, Profumi e Cosmetici fino al Retail rappresenta una sorta di controllo dello stato di salute per l’intero settore. Con le preoccupazioni sulla Cina, un consumatore americano che si avvia nel percorso post-stimoli, la catena di approvvigionamento e il generale contesto dei consumi in un momento di pressioni inflazionistiche, i risultati sono ancora più rilevanti poiché rappresentano un indicatore del consumo di lusso e discrezionale.
MOVIMENTO AL RIBASSO SOLO IN BORSA
Parte da qui il commento di Swetha Ramachandran, Investment Manager e Responsabile del fondo GAM Luxury Brands Equity di GAM, che ricorda come dopo i massimi storici di metà agosto, il settore ha avuto due mesi turbolenti per la combinazione di timori legati alle notizie dalla Cina sulla “prosperità comune” e su cosa potrebbero significare per il settore. I titoli del lusso europei hanno subito un deprezzamento di circa il 20% in un movimento guidato dal calo dei prezzi in Borsa più che dagli utili, che hanno continuato a salire, anche se ad un ritmo più tranquillo rispetto a inizio anno…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.