Buoni i primi nove mesi del 2021 con un’impennata delle vendite del 27%. Una tendenza destinata a proseguire anche nei prossimi mesi
Da Milano in giù il rito dell’aperitivo è sempre più diffuso. Soprattutto dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, gli italiani hanno riscoperto il piacere di bere un drink in compagnia. Così Campari, storica azienda produttrice dell’omonima bibita, ha visto chiudere il terzo trimestre dell’anno con un’impennata del 27,3% delle vendite, rispetto ai nove mesi dello scorso anno, per un totale netto di 1.575,7 milioni. La variazione totale è del 22,9% sull’anno precedente e del 24% sul 2019, nel periodo pre-pandemia.
CRESCE UTILE E MARGINE OPERATIVO LORDO
Gli aperitivi estivi, al mare, a bordo piscina o in montagna, hanno dato maggiore impulso al consumo di bibite a marchio Campari. L’utile del Gruppo prima delle imposte rettificato si è attestato a 343,3 milioni, in rialzo del 56,1%, e il debito finanziario netto è sceso a 926 milioni da 1.103,8 al 31 dicembre 2020. In forte aumento anche il margine operativo lordo rettificato, che è salito da 307,1 milioni a 418 milioni di euro (+36,1%); di conseguenza, la marginalità è migliorata dal 23,9% al 26,9%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.